18 Febbraio 2017

No Sleep: a New York i flyer da discoteca erano arte

In un libro sugli anni 90 della club scene newyorkese, tutta l'etica ed estetica della generazione dei club fai-da-te. Scopriamo i visual di un tempo che non torna più.

18 Febbraio 2017

No Sleep: a New York i flyer da discoteca erano arte

In un libro sugli anni 90 della club scene newyorkese, tutta l'etica ed estetica della generazione dei club fai-da-te. Scopriamo i visual di un tempo che non torna più.

18 Febbraio 2017

No Sleep: a New York i flyer da discoteca erano arte

In un libro sugli anni 90 della club scene newyorkese, tutta l'etica ed estetica della generazione dei club fai-da-te. Scopriamo i visual di un tempo che non torna più.

I flyer da discoteca sono stati per generazioni di ragazzi i veri paladini dell’etica liberatoria del do-it-yourself. Un libro uscito di recente, No Sleep: NYC Nightlife Flyers, 1988-1999 (di Adrian Bartos, Evan Auerbach) pubblicato da Power House, promette di ripercorrere la spensierata creatività di artisti e impresari, che spesso hanno attraversato come meteore solo limitatamente il mondo della notte.

No Sleep diventa così una storia visiva dell’edonismo newyorkese nel periodo di maggior splendore dopo gli anni dello Studio 54, la madre di tutte le discoteche moderne. La Flyer Art, che si è diffusa poi come vero mezzo di espressione e identità estetica in tutte le capitali del mondo, ha raccontato nel decennio preso in esame (gli anni Novanta) tutto l’immaginario dei club-goers ma anche del pubblico in generale che affollava gli eventi dance, i dj set, i teatri e gli appuntamenti di moda.

Dove si trovavano i flyer nell’epoca appena pre-digital? Dai parrucchieri, nelle librerie di quartiere, nelle discoteche stesse ma soprattutto in mezzo alla strada e tra le mani di solerti e attraenti ragazzi e ragazze immagine.

Oggi che sono rari, con il digital marketing che li ha soppianatati ma che li copia in tutto, dalla grafica alla dimensione, sono arte effimera che merita di essere recuperata, o almeno conosciuta. Per questo DJ Stretch Armstrong e Evan Auerbach di UpNorthTrips, l’archivio digitale online, per anni hanno collezionato la più completa collezione di flyer di New York negli anni più gloriosi della club life, che coincidono proprio con quelli dell’esplosione dei flyer. Che tra l’altro sono sempre stati oggetto di culto tra gli addetti ai lavori, tanto che gli autori sono andati a cercare nelle collezioni di ex ragazzini, promoter, dj, impresari e artisti. Ci sono i primi lavori come stelle della notte di autentiche superstar di oggi: Mark Ronson, Moby, Sean “Puffy’ Combs, Eminem, Funkmaster Flex.

no sleep

La cosa straordinaria è che questa arte su carta e cartoncino non è stata mai intesa per rimanere come testimonianza per i posteri. Le strade del divertimento erano piene di cartoncini gettati a terra e solo pochi sono rimasti nel tempo.

No Sleep è anche una testimonianza preziosa di come le tecniche di stampa e di grafica si stessero evolvendo proprio attraverso il decennio esaminato, giusto un po’ prima dell’avvento del web di massa che ha bloccato l’ulteriore sviluppo di questa arte di strada.

Stretch Armstrong, un dj famoso su scala mondiale, è stata una figura fissa della New York hip hop fin dalla fine degli anni 80. Da solo, con forbici e colla, si è creato i propri flyer. Stretch è anche passato alla storia per il suo programma radiofonico “Stretch Armstrong & Bobbito Show” sulla radio WKCR 89.9, secondo il magazine The Source “The Greatest Hip-Hop Radio Show of All Time.” E in effetti una ragione c’era: fu quella radio a passare per prima Jay Z, WuTang, Nas ed Eminem.

Evan Auerbach è invece uno storico del rap che ha fatto del collezionismo e della divulgazione di memorabilia il suo principale lavoro. Tutto comunicato attraverso il suo sito UpNorthTrips che è un’enciclopedia online delle memorie visive dei rapper degli anni 90.

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Christian D'Antonio

Christian D'Antonio

Christian D’Antonio (Salerno,1974) è direttore responsabile della testata online di lifestyle thewaymagazine.it. Iscritto all’albo dei giornalisti professionisti dal 2004, ha scritto due libri sulla musica pop, partecipato come speaker a eventi e convegni su argomenti di tendenza e luxury. Ha creato con The Way Magazine e il supporto del team di FD Media Group format di incontri pubblici su innovazione e design per la Milano Digital Week e la Milano Design Week. Ha curato per diversi anni eventi pubblici durante la Milano Music Week. È attualmente ospite tv nei talk show di Damiano Gallo di Discovery Italia. Ha curato per il quartiere NoLo a Milano rassegne di moda, arte e spettacolo dal 2017. In qualità di giudice, ha presenziato alle manifestazioni Sannolo Milano, Positive Business Awards, Accademia pizza doc, Cooking is real, Positano fashion day, Milan Legal Week.
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