Il Canada si muove a grandi passi tra i maggiori Paesi di avanguardia urbanistica. A Toronto il progetto Mirvish+Gehry finalmente vedrà la luce, dopo anni di turbolenti cambiamenti.
Appena giunta la notizia che il quartiere Arts District voluto da David Mirvish che ha incaricato l’architetto Frank Gehry si farà.
Toronto avrà così una nuova identità visuale con due torri residenziali, giardini pensili, una piazza e un generale riposizionamento dell’area inserita nella parte di media e servizi della metropoli del Canada.
Nel progetto ci sono sei podi, con due che si elevano a torri di design diverso ma complementare per riprendere la natura dell’architettura circostante. Non è stato facile, benché Toronto sia una città giovane: a due passi c’è il teatro nazionale storico che rischiava di essere abbattuto. Infatti inizialmente le torri dovevano essere tre (di 82, 84 e 86 piani) ma ora il Princess of Wales Theatre è salvo, grazie al ripensamento col Comune e al design ricalibrato del 2014, che ha innalzato però le due torri a 92 e 82 piani.
Sarà un masterplan che verrà studiato negli anni a venire: nel cuore della metropoli l’Arts and Entertainment District attirerà boutique, ristoranti e shop di design. Mirvish+Gehry Toronto consta di 115,000 metri quadri di spazi per uffici (per attrarre finanze), e tanti spazi per il tempo libero.
La OCAD University ha uno spazio di 25,000 metri quadri chiamato Princess of Wales Centre for Visual Arts con dentro aule per seminari, studi di registrazione e gallerie per mostre.
Già si sa che in 9mila metri quadri arriverà la Mirvish Collection, una collezioni di arete astratta presa dai tesori privati di Audrey e David Mirvish. Ci sono artisti come Jack Bush, Anthony Caro, Helen Frankenthaler, Morris Louis, Robert Motherwell, Kenneth Noland, Jules Olitski, Larry Poons, David Smith e Frank Stella.
Ora che il progetto è stato approvato si procede alla realizzazione e già si scommette su quanto presto inizierà la campagna vendite degli spazi.