21 Novembre 2016

Sartoria Cusani anche per il lavoro l’abito deve essere impeccabile

Sandra Della Savia e la vita passata a cucire per i maschi: "Si fidano del gusto femminile".

21 Novembre 2016

Sartoria Cusani anche per il lavoro l’abito deve essere impeccabile

Sandra Della Savia e la vita passata a cucire per i maschi: "Si fidano del gusto femminile".

21 Novembre 2016

Sartoria Cusani anche per il lavoro l’abito deve essere impeccabile

Sandra Della Savia e la vita passata a cucire per i maschi: "Si fidano del gusto femminile".

Alla Sartoria Cusani di Milano  c’è sempre un via vai di gente elegantissima. All’interno di un palazzo storico appena arrivati a Brera, ci accoglie una signora che da qualche tempo fa la spola tra Padova e la città “degli affari”. Si chiama Sandra Della Savia ed è nata professionalmente  in un’azienda che ha fatto del “su misura” una bandiera anche in tempi lontani.

Ora che il business è sbarcato a Milano, qui arrivano manager impettiti e persone di potere per rendere più confortevole e “umana” la propria immagine. “Confezioniamo abito da cerimonia, ma facciamo anche lo sportivo, foderato o semisfoderato con tasche applicate, toppe al gomito, tight e mezzo tight“, ci dice Sandra con fare affabile, orgogliosa dell’affetto che sta ricevendo da questa città in cui il passaparola è valso proprio come a Padova.

Proponiamo le prime scelte di lane australiane, che è la materia prima lavorata negli stabilimenti di Biella. I nostri partner sono Marechiaro, Fratelli Cerutti, Drago, Guabello e Marechiaro, che sono il meglio della produzione del made in Italy. Qui prendo le misure e accolgo i clienti, i capi poi vengono realizzati con metodo artigianale nella sede di Padova“.

E se ci dovesse indicare una peculiarità di Cusani9?Tutti i sarti pensano di essere arrivati ma il nostro è ancheun campo molto tecnologico dove devi aggiornati. Penso al taglio automatico. Noi siamo artigiani e facciamo solo il su misura non c’è niente di pronto. E questo a Milano, piazza dove sono da un anno, l’hanno capito“.

Sarà perché qui si respira un’aria informale, sarà perché è sempre più difficile trovare mestieri di qualità da italiani che li sanno fare bene, il successo non manca. “Ho una clientela medio-alta – dice Sandra – anche se riconsoco che la parola sartoria fa sempre paura, li vedo che salgono al secondo piano un po’ titubanti. Poi mi ringraziano, perché li consiglio bene, offro il tessuto pregiato e suggerisco il cashmere inglese  o l’accessorio più adatto“.

E gli esigenti business men si fidano di una donna? “Sono 30 anni che faccio questo mestiere, so cosa c’è da fare. A volte mi ringraziano gli uomini, quando disegno linee che correggono la postura o limitano l’effetto balzo sull’addome”.

L’italianità di un vestito dal sarto per uomo dove è? “Nella vestibilità, spesso la tendenza esasperata del troppo asciutto penalizza. Bisogna a volte assecondare la linea del corpo e poi per sembrare magri, basta alzare un bottone“.

La naturalezza con cui ci descrive il suo lavoro non ci fa dimenticare della fatica che c’è dietro. Sandra, cosa le piace di più di quello che fa? “Ho iniziato per passione, perché ho sempre voluto vestire gli uomini e mi sentivo gratificata dal renderli perfetti. Sono una maniaca della perfezione“. Ancora increduli che sia una donna a vestire questi personaggi: “Io credo che sia più facile perché il gusto di una donna e l’approvazione femminile danno conferme, è questo il mio plus. E poi sono maggiormente uomini che vengono per vestiti da lavoro, quelli che arrivano qui e che si devono vedere a posto ogni giorno e affrontare i clienti o i sottoposti“.

Due settimane per la confezione delle camicie su misura, e tre settimane per l’abito su misura, Sandra è rigida e affidabile sui tempi: “Anche le tendenze per chi fa questo mestiere, vanno calcolate in anticipo. Compro riviste, vado alle fiere e già ho in mente cosa fare l’anno successivo. Il rischio di questo lavoro è che se ti passa la curiosità o l’entusiasmo continui a fare la stessa cosa”.

Per info qui

Fotoservizio in sartoria di Christian D’Antonio per The Way Magazine

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Christian D'Antonio

Christian D'Antonio

Christian D’Antonio (Salerno,1974) è direttore responsabile della testata online di lifestyle thewaymagazine.it. Iscritto all’albo dei giornalisti professionisti dal 2004, ha scritto due libri sulla musica pop, partecipato come speaker a eventi e convegni su argomenti di tendenza e luxury. Ha creato con The Way Magazine e il supporto del team di FD Media Group format di incontri pubblici su innovazione e design per la Milano Digital Week e la Milano Design Week. Ha curato per diversi anni eventi pubblici durante la Milano Music Week. È attualmente ospite tv nei talk show di Damiano Gallo di Discovery Italia. Ha curato per il quartiere NoLo a Milano rassegne di moda, arte e spettacolo dal 2017. In qualità di giudice, ha presenziato alle manifestazioni Sannolo Milano, Positive Business Awards, Accademia pizza doc, Cooking is real, Positano fashion day, Milan Legal Week.
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