Sono ben 26 le aziende che si sono qualificate in altrettante categorie ai prossimi 98000 Green Vision Award, il premio sulla sostenibilità per il futuro dell’uomo e del pianeta. A organizzare la kermesse sostenuta da The Way Magazine, un pool di specialisti e imprenditori nell’ambito dell’innovazione che da quest’anno promuove il premio internazionale. Il codice prima della dicitura “Green Vision” è un richiamo al codice postale del Principato di Monaco, uno dei paesi che si sta muovendo con più decisione sui binari della sostenibilità.
I 98000 Green Vision Award vedranno il 31 maggio all’immersive room dell’Enterprise Hotel di Milano il loro atto conclusivo per il 2022. Un processo meticoloso e attento di ricerca di peculiarità e innovazione da parte di una selezionata giuria con membri provenienti da tanti settori produttivi delle attività produttive italiane. A presiedere la giuria il professor Franco Perona, ad Lifenet Healthcare. Con lui il professore Alessandro Arioli, presidente del comitato tecnico scientifico 98000, agronomo PhD dottorato in Scienze Ambientale, docente universitario CEO di D.A.F.E.E.S (dipartimento Scienze Ambientali, Agricole, Food ed Energia da fonte rinnovabile); Claudio Coli, Ceo dell’azienda agroalimentare “Il Melograno” e co-fondatore assieme a Massimo Della Torre, CEO dell’azienda agricola Fundus Della Torre, del premio “98000 Green Vision Award”; Francesco Festa, Ceo Hunting Heads; Francesco De Leo, Executive Chairman Kaufmann & Partners; Eusebio Gualino, filantropo e formatore; Paolo Malatesta, imprenditore nel settore immobiliare; Sofia Gioia Vedani, presidente Planetaria Hotels, il cui Enterprise ospita l’evento; Chiara Osnago Gadda, giornalista ed event manager del premio 98000 Green Vision Award; Christian D’Antonio, direttore di The Way Magazine; Francesco e Luca D’Agostino, editore e imprenditori della start-up alimentare Holy Food ed editori di FD Media Group che edita il giornale che state leggendo.
Franco Perona, nel ruolo di presidente di giuria, ha annunciato in un meeting a porte chiuse l’esito delle candidature al premio che conta di diventare un punto di riferimento per la sostenibilità aziendale: “Per tutti è un’occasione privilegiata di osservazione di quello che il genio imprenditoriale partorisce in questo momento storico. Le 26 aziende finaliste non solo italiane, testimoniano che la green vision e la sostenibiltià sono temi assolutamente trasversali. Il nostro obiettivo è che le esperienze di sostenibilità premiate siano chiare, durature e che abbraccino non solo il focus ambientale, ma abbiano anche ricaduta sociale”.
Il premio, che oltre a The Way Magazine ha come partner la catena alberghiera italiana Planetaria Hotels e Algerini Gioielli, sin dalla prima edizione punta i riflettori su i cosiddetti “cultural ambassadors” dell’imprenditoria, coloro che con il lavoro e l’ingegno messo in campo quotidianamente, si fanno portavoce in prima persona di un’etica e condotta sostenibile. Impressionante la diversità di queste best practise all’interno dei vari settori produttivi: si va dalla domotica al real estate, dall’innovazione digitale all’ingegneria più sofisticata, passando dalla finanza sostenibile, al food, marketing e health e art management.
“Le candidate sono state scelte tenendo in mente che come prima edizione – sottolinea Perona – ci siamo impegnati a lavorare propedeuticamente a quelle future. Vogliamo sostenere, invogliare e attrarre pratiche virtuose da parte di aziende con tradizione consolidata ma anche da giovani società con breve corso di vita che si stanno affacciando a mercati più ampi in questi anni”.
Francesco Festa, Ceo Hunting Heads, sottolinea: “La caratura delle aziende proposte spazia dall’area industriale con tecnologie innovative nell’applicazione quotidiana a giovani aziende innovative. La giuria ha tenuto sempre presente parametri chiave di scelta legati alla sostenibilità green, riutilizzo e riciclabilità con particolare attenzione a idee, progetti e nuovi prodotti e servizi che abbiano impatto reale anche nel breve periodo”.
Eusebio Gualino, formatore, racconta: “Oltre a un elemento di sostenibilità molto attuale dobbiamo sempre porre attenzione a elementi intangibili energetici e umani. Questo perché in ogni attività c’è sempre l’energia e l’anima delle persone che contribuiscono a realizzarla. Alcune aziende vanno oltre l’attività eco-compatibile in senso stretto, elementi che sono sempre più apprezzati dal pubblico. Come il design da anni è diventato elemento comune in tanti ambiti produttivi, oggi il tema green è un focus centrale che contamina l’anima di prodotti e servizi. E il nostro premio riflette questa nuova sensibilità”.
Francesco De Leo Ph.D. Executive Chairman Kaufmann & Partners, afferma: “La qualità delle società che hanno presentato la propria candidatura è un segno tangibile del ruolo centrale della Sostenibilità come chiave di lettura del futuro e driver di sviluppo. I Sustainable Development Goals (SDGs) fissati dalle Nazioni Unite con obiettivo 2030 costituiscono, e non da oggi, il punto di riferimento per la comunità finanziaria internazionale: le società che sono stata analizzate hanno dimostrato una volta di più che lo sviluppo sostenibile è al centro delle iniziative di investimento delle imprese del nostro Paese. Questo è un punto di partenza ed il premio 98000 Green Vision Awards è un passo importante nella giusta direzione, a cui presto ne seguiranno altri, con l’obiettivo di creare una community in grado di aggregare imprese alla frontiera dell’innovazione ed i grandi investitori internazionali. C’è bisogno di guardare oltre i confini del presente, per allargare il campo portando i valori centrali espressi dai Sustainable Development Goals al centro del dibattito sul futuro del pianeta. Sono certo che il prossimo 31 Maggio, quando si terrà ufficialmente a Milano la presentazione dei 98000 Green Vision Awards, sarà ricordato come una data importante per affermare che la Sostenibilità è la sfida chiave di questi anni, in un mondo che si sta misurando con nuove forme di fragilità ed una vulnerabilità senza precedenti”.
L’event Manager Chiara Osnago Gadda, conclude: “Un successo che ha superato le aspettative. Abbiamo avuto una grande redemption dalle aziende, tutte vere e proprie fiori all’occhiello, per non dire punte di diamante dell’imprenditoria italiana più sana, capace ed innovativa, ma anche grandi realtà internazionali”.