Essere complementari con i vari skill all’interno di un luogo di lavoro informale, che unisce, in cui si condividono esperienze e idee. Questa era l’idea di Davide Carafoli, creativo multimediale e impreditore, quando è arrivato a NoLo, il quartiere di Milano dove le idee e iniziative nuove stanno avendo molto successo negli ultimi anni.
Davide ha avuto il merito non solo di aprire e investire su un nuovo spazio di co-working nell’area dove c’è tanto bisogno di condivisioni e spunti di iniziative di business. Ha anche aperto le sue porte e conoscenze agli individui che popolano l’area e ha raccontato le loro esperienze per portarle a conoscenza di tutti. Sul canale Instagram di CoVir sono disponibili video e interviste agli abitanti che hanno realizzato progetti a NoLo negli ultimi anni.
Abbiamo incontrato Davide, che è anche un musicista e regista, nelle prime giornate di apertura del nuovo spazio per farci raccontare la nuova avventura imprenditoriale.
Come nasce il concept di CoVir?
L’idea è che la vicinanza fisica tra creativi del mondo digital e della comunicazione possa portare a quello che è la nostra vera mission: esponenziale creativo. Abbiamo dedicato questo concetto a liberi professionisti, creatori e professionisti che possono accedere a risorse, lasciarsi ispirare dal lavoro dei propri colleghi, condividere idee innovative.
Quanti siete e come vi siete divisi i compiti?
Ad oggi all’interno del Collettivo Virale ci sono la mia realtà, Dajko Comunicazione, un’agenzia di comunicazione, Nice Noise, con Gianpaolo Ferri (account) e Marco Balzan (art), che è anche il designer che ha immaginato, disegnato e seguito tutto l’interior design del Collettivo Virale, Pouneh Zahmatkesh che si occupa della parte social e di relazioni con gli ospiti del coworking. Poi abbiamo il piacere di ospitare Tiziana Guerriero di J&TI Events, agenzia eventi e Valentina Rossi, una freelance che si occupa di organizzazione e realizzazione eventi. Poco alla volta cominciano ad arrivare anche freelance di altri mondi…
Come avete scelto di aprire a NoLo?
La scelta è stata inizialmente quasi dettata dal caso: cercavamo uno spazio adeguato, in una zona in fermento e comoda da raggiungere… praticamente il perfetto identikit di NoLo.
Quali sono i vantaggi di lavorare al vostro Coworking?
È un luogo tranquillo in cui lavorano professionisti del mondo della comunicazione. Si crea network reale a differenza di realtà molto più grandi in cui ci sono tantissime persone ma non ci si conosce nemmeno.
Che tipo di interesse avete riscontrato a NoLo? Chi è il nostro utente tipo? Scherzosamente si dice che si trovano tanti digital imprenditori o creativi ma pochi idraulici qui in zona….
NoLo è il nostro alter-ego stradale! Ci sono curiosità e collaborazione. C’è disponibilità all’incontro e alla socialità. Ci sono artisti, creativi, fotografi, pittori ma anche persone normali che si sono reinventate attività e hanno aperto spazi per momenti di aggregazione: esattamente quello che vorremmo fare anche noi con il Collettivo Virale.
Cosa ti attrae personalmente del lavorare assieme agli altri?
L’idea di crescita personale e professionale attraverso il confronto. Alla macchinetta del caffè sono nate tantissime idee e progetti che poi sono diventate realtà. Lo scambio tra menti vivaci è meraviglioso.
Tu sei anche impegnato in altre attività creative, ce ne parli?
Io mi definisco un creativo multimediale: mi occupo di video, di musica, di web, di eventi. Ho scritto e realizzato un video per il sociale, “Posa lo smartphone” sull’uso eccessivo di smartphone da parte degli adulti con Germano Lanzoni, il Milanese Imbruttito, per intenderci. Ho realizzato un progetto insieme a Pepita Onlus intitolato “Bullismo 360 Gradi” in cui utilizzo la Realtà Virtuale per affrontare un tema sociale delicatissimo, come il bullismo. Tra poco uscirà i mio primo cortometraggio come regista, intitolato “La seconda opportunità”. Ho realizzato un progetto di arte concettuale con 10 tele da 1x1m intitolato “Too Close” che invita tutte le persone a riflettere su tutte le problematiche sociali che viviamo quotidianamente, osservando meglio ciò che ci circonda e cambiando punto di vista. Magari riuscirò ad esporlo anche a NoLo.
Sei anche musicista…
Ho scritto le musiche per uno spettacolo teatrale (nel lontano 1999) ispirato ai racconti di Daniel Pennac, intitolato “Il Blues di Malaussène“. Dal 2008 l’ho anche prodotto e portato nei teatri per anni. E poi tanti altri progetti, diciamo che faccio fatica ad incasellare la mia figura e la mia creatività.
Ho scritto le musiche per uno spettacolo teatrale (nel lontano 1999) ispirato ai racconti di Daniel Pennac, intitolato “Il Blues di Malaussène“. Dal 2008 l’ho anche prodotto e portato nei teatri per anni. E poi tanti altri progetti, diciamo che faccio fatica ad incasellare la mia figura e la mia creatività.
A te è venuta in mente la serie “Neighbours – Vicini di casa”. Che tipo di persone hai conosciuto nelle prime settimane a NoLo?
Con Pouneh, la mia assistente e Social Media Manager del Collettivo Virale, ci siamo immaginati di eplorare e raccontare il vicinato dandone il nostro punto di vista. Persone interessanti, disponibili e accoglienti, senza dubbio.
Come intendete aprirvi al quartiere dopo l’esperimento dei video?
Noi e il nostro spazio siamo a disposizione per ospitare seminari, workshop, mostre d’arte o fotografiche. Il nostro Esponenziale Creativo è a disposizione del quartiere.
#CollettivoVirale
Esponenziale Creativo – Coworking – www.covir.it
Creatività, comunicazione, video, web, multimedia, eventiVia Sant’Alessandro Sauli, 24, 20127 Milano
Telefono: +39 02 49765001
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