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Cattelan spiegato da Daniel Lismore
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Cattelan spiegato da Daniel Lismore
Daniel Lismore è uno scultore, designer e attivista britannico. “Il più eccentrico travestito d’Inghilterra“, come lo descrive la stampa inglese, è in realtà auto-descritto come “scultura vivente”, una persona senza gender che fa della sua estetica una forma d’arte. E per questo ci sembra la miglior entità a poter spiegare la follia che si è scatenata in giro per il mondo alla vista della ormai famosa “banana” di Maurizio Cattelan, battuta in tre esemplari ad Art Basel Miami a 120mila euro.
L’artista italiano fornisce istruzioni su come staccare la sua opera dal muro e riattacarla in casa (e anche come cambiare banane). Un artista americano di origini georgiane, David Datuna, l’ha mangiata proprio la banana, in mondovisione, nel luogo stesso dove era stata esposta, definendo quello un gesto d’arte. Daniel Lismore ha postato sui suoi profili social una foto mentre in ginocchio prega davanti alla banana più famosa del mondo, in questo momento. E soprattutto, ha accompagnato la foto da una dichiarazione che ci fa riflettere, anche in tempi di gender equality nella civile, avanzata e accogliente America. Riportiamo parte dei suoi pensieri:
“#artbanana, pregando che questo non sia ciò a cui l’arte è arrivata! #artbaselmiami la fiera in cui il personale di sicurezza militante ti allontana urlando “non si può vestire in questo modo, sir” e gli ufficiali accusano e ti ricordano che potresti essere una “performance art, spettacolo” per aver appena indossato una corona e un capo di sartoria prima di farti entrare nel mostra .. dove le gallerie mostrano banane fissate alle pareti. Metterò felicemente con un nastro adesivo una banana sul tuo muro gratuitamente e getterò persino un po ‘di brillantezza lasciandoti il certificato. Firmerò anche la tua Banana per te in video condividendo un momento per mangiarla. Forse quello potrebbe essere il mio primo debutto artistico. La buona arte viene dai tempi bui. Potremmo chiamarlo inveisci, banana. Non tutti quelli che indossano l’eleganza e una corona sono performance artist. Io certamente no. Vivo da arte, è come sono ed è questo che voglio essere. Mi concedo la libertà ogni giorno. Sono reale. Nessun atto. No spettacoli, non batto le mani, non ballerò. Nessuna palco. Il mondo è il palcoscenico. Esistono persone diverse e non tutti indossano jeans e camicie. Aprite gli occhi e le menti”.
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