31 Ottobre 2017

Cosa ci vuole per guidare un hotel di lusso

31 Ottobre 2017

Cosa ci vuole per guidare un hotel di lusso

31 Ottobre 2017

Cosa ci vuole per guidare un hotel di lusso

Dimenticatevi cortesia, gentilezza e prontezza di riflessi nell’intervenire a soddisfare le voglie più bizzarre. Per far funzionare bene un hotel di lusso oggi ci vogliono maghi del computer.

È un po’ una provocazione ma è ormai universalmente riconosciuto che le soft skill essenziali per lavorare nel mondo dell’hotellerie di lusso sono competenze digital, social media managing e apertura ai nuovi tipi di marketing.

Il direttore generale del Four Seasons Hotel Milano Mauro Governato, intervenendo al Master Turismo & Hospitality Management del Sole 24 Ore, lo dice chiaramente: “Intelligenza emotiva, flessibilità mentale, creatività e attitudine all’innovazione sono le skill a cui guardiamo quando assumiamo delle persone, accanto alla capacità di cogliere sempre le necessità del cliente e di valorizzare il servizio che gli viene offerto. La competizione è altissima tra le compagnie alberghiere, ciò che contraddistingue il nostro servizio è la “guest experience”, la capacità di garantire un’esperienza unica, di offrire “quality time”. Da noi ogni cliente si deve sentire unico e speciale. I millennials spendono una quantità considerevole di tempo online, parlare di guest experience per loro si traduce anche nella capacità di essere disponibili e tempestivi anche attraverso i social, un canale di comunicazione sempre più importante”.

Alberghi importanti come il Four Seasons a Milano hanno dovuto assumere persone che si occupano di comunicazione e gestione dei social a tempo pieno. “Le nostre prenotazioni via web sono in crescita ed attualmente arrivano intorno al 18%”, dice Governato. Del resto, anche quando si va nei bed & breakfast la prima richiesta è sempre la stessa: password del wi-fi?

In apertura: uno degli alberghi più lussuosi del mondo, Monastero Santa Rosa sulla Costiera Amalfitana,

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Christian D'Antonio

Christian D'Antonio

Figlio degli anni 70, colonna del newsfeed di The Way, nasce come giornalista economico, poi prestato alla musica e infine convertito al racconto del lifestyle dei giorni nostri. Ossessionato dal tempo e dall’essere in accordo con quello che vive, cerca il buono in tutto e curiosa ovunque per riportarlo. Meridionale italiano col Nord Europa nel cuore, vive il contrappunto geografico con serenità e ironia. Moda, arte e spettacoli tv anni 80 compongono il suo brunch preferito.
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