Un anno di The Way Magazine: la ricorrenza di oggi è un piccolo traguardo per noi che ci lavoriamo con passione e con piglio pionieristico da mesi e mesi.
E investe anche voi, cari lettori, spesso migliaia al giorno, che ci venite a “controllare” in questo spazio virtuale. Che però parte dal reale, come ben sapete se leggete e guardate quello che riportiamo. Perché anche se la tecnologia ci ha guidato ad avere un pubblico insperato nel web-space, il nostro racconto nasce dall’osservazione concreta.
Volevamo fare un giornale online basato a Milano sul bello e sul lusso sfrenato. Ci siamo ritrovati ad attraversare un anno in cui America e Gran Bretagna hanno scatenato la più grande rivoluzione di comunicazione politica degli ultimi decenni. Non potevamo ignorarlo. E a considerare quanto di bello, soprattutto la nostra Italia, ci offre dal punto di vista creativo e architettonico, di naturale e artificiale. La base di partenza non è più la sola città di Milano, per forza. E non è più solo il valore economico che attribuiamo all’ultimo ritrovato di design o tecnologia. Ma è la comunicazione che quell’oggetto esprime e il bello che apporta nelle nostre vite.
Questa angolazione ci ha premiato: nel nostro piccolo spazio conquistatoci in pochi mesi abbiamo scoperto talenti, conosciuto celebrità della creatività mondiale, analizzato fenomeni nascosti. Uno dei primi articoli pubblicati su queste pagine web si intitolava: Indossiamo la Primavera di Botticelli. Ed è su quel terreno di mescolanza di bellezze che vi promettiamo di continuare a falcare.
Figlio degli anni 70, colonna del newsfeed di The Way, nasce come giornalista economico, poi prestato alla musica e infine convertito al racconto del lifestyle dei giorni nostri. Ossessionato dal tempo e dall’essere in accordo con quello che vive, cerca il buono in tutto e curiosa ovunque per riportarlo. Meridionale italiano col Nord Europa nel cuore, vive il contrappunto geografico con serenità e ironia. Moda, arte e spettacoli tv anni 80 compongono il suo brunch preferito.
Da Madonna a Sophia Loren, da Marilyn Monroe a Rachel Welch. Cinzia Pellin, originaria di Latina, ha fatto dei ritratti
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Un anno di The Way Magazine: la ricorrenza di oggi è un piccolo traguardo per noi che ci lavoriamo con passione e con piglio pionieristico da mesi e mesi.
E investe anche voi, cari lettori, spesso migliaia al giorno, che ci venite a “controllare” in questo spazio virtuale. Che però parte dal reale, come ben sapete se leggete e guardate quello che riportiamo. Perché anche se la tecnologia ci ha guidato ad avere un pubblico insperato nel web-space, il nostro racconto nasce dall’osservazione concreta.
Volevamo fare un giornale online basato a Milano sul bello e sul lusso sfrenato. Ci siamo ritrovati ad attraversare un anno in cui America e Gran Bretagna hanno scatenato la più grande rivoluzione di comunicazione politica degli ultimi decenni. Non potevamo ignorarlo. E a considerare quanto di bello, soprattutto la nostra Italia, ci offre dal punto di vista creativo e architettonico, di naturale e artificiale. La base di partenza non è più la sola città di Milano, per forza. E non è più solo il valore economico che attribuiamo all’ultimo ritrovato di design o tecnologia. Ma è la comunicazione che quell’oggetto esprime e il bello che apporta nelle nostre vite.
Questa angolazione ci ha premiato: nel nostro piccolo spazio conquistatoci in pochi mesi abbiamo scoperto talenti, conosciuto celebrità della creatività mondiale, analizzato fenomeni nascosti. Uno dei primi articoli pubblicati su queste pagine web si intitolava: Indossiamo la Primavera di Botticelli. Ed è su quel terreno di mescolanza di bellezze che vi promettiamo di continuare a falcare.
Christian D’Antonio
Francesco D’Agostino
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