Incontro Stefania De Peppe da Princi in zona Garibaldi a Milano una mattina quasi estiva, “Amo molto questa parte della città, è rinata grazie a Expo”.
Stefania De Peppe nasce come creativa, è stata art director per grandi agenzie di pubblicità, un passato da modella e da attrice, oggi mamma e moglie, doppiatrice di successo e fondatrice del progetto editoriale Ethical-code. “Sono vegana da quando ero adolescente. Tanti anni fa non era semplice vestire abiti cruelty free e glamour. Per rispecchiare uno stile di vita che per me era ed è soprattutto una filosofia, ho fatto molta ricerca. Con il passare del tempo, ho assistito alla nascita di brand, italiani e stranieri, capaci di unire estetica ed etica. Proprio per dare voce a loro e a queste realtà che è nato ethical-code.com, ieri un blog, oggi un magazine che promuove anche fashion’s events”.
Mentre parla le mani gesticolano, gli occhi trasmettono una forte emozione. Proprio l’amore che spinge Stefania a cercare nuovi marchi e a raccontare storie, l’ha portata anche alla scoperta di Milano, una città che ama e che conosce molto bene. Noi di The Way abbiamo trascorso una giornata con lei.
Oggi niente studi di doppiaggio, ma un giro da Cargo: “Vengo spesso qui, amo cucinare e trovo tantissimi oggetti utili e fashion, anche molte idee intelligenti per i miei figli”. I bambini, Alessandro e Luca di 4 e 9 anni, sono già affascinati dalla creatività della mamma e molte volte i laboratori di cucina o quelli organizzati dalla Rotonda della Besana o dal Muba diventano un’occasione per sperimentare, innovare, creare. Per citare una frase del figlio Luca, “per fare la bellezza”. Le mise en place, le candele, i profumi, il design sono ciò che più affascina Stefania che tra un giro e l’altro si ferma… guarda, annusa, riflette e nel frattempo pensa al prossimo impegno di Ethical-code.
Stefania, che è anche un ex sportiva agonistica, una donna iper attiva e dalle tante, tantissime idee. Ha la passione della corsa, della camminata, della bicicletta e, quando può, sceglie di andare a piedi anziché in macchina. E a piedi andiamo verso uno dei suoi ristoranti preferiti, il Mantra Raw Vegan: “Vengo spesso qui, propongono una cucina vegana e crudista, tutti i piatti sono ottimi, leggeri, saziano e non appesantiscono … io non posso resistere ai loro dolci…”, confessa mentre assaggiamo dei buonissimi spaghetti di zucchine.
A pranzo Stefania mi parla della passione per i libri di arte e design, di packaging. Fino a qualche anno fa, quand’era art director, erano strumenti di lavoro, ora ne è ancora affascinata. Così come dalle mostre d’arte. E così in questo pomeriggio, libera dai bambini, mi propone di accompagnarla a vedere una mostra.
Ci spostiamo, sempre a piedi, fino a Naviglio della Martesana. Lo percorriamo a piedi, baciate da un timido sole. Parliamo di natura e di verde, “Il mio parco preferito è il Parco Sempione, dove vado spesso con i bambini“; e nel frattempo arriviamo a Cascina Martesana, dove è stata allestita Deeper, la mostra in 3D di Alberto Fanelli, “Alberto è un amico e questa mostra è unica“. Indossiamo gli occhiali 3D e ci perdiamo tra Immagini da esplorare, visioni che aprono alla terza dimensione, esperienze visive che vanno oltre la soglia dell’abituale.
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