C’è stato un tocco dall’Azerbaijan in questa ultima Milano Design Week 2024 che i visitatori difficilmente dimenticheranno. Lo ha portato Aida Mahmudova, la visionaria creativa che sta dietro il marchio Chelebi e YARAT Contemporary Art Space, che cattura magnificamente l’essenza dei paesaggi azeri nelle sue opere, fondendo memoria e patrimonio con una forte attenzione alla materialità.
“Sono entusiasta di presentare un tappeto insieme a un breve documentario che mostra il processo passo dopo passo della sua creazione – ci ha detto la creativa azera – . Si tratta di un manufatto realizzato in pura lana naturale e tinto con coloranti organici, annodato a mano che fa parte della serie Landscape. Simboleggia il rapporto armonioso tra la mia visione artistica e le antiche tecniche onorate da generazioni di abili artigiani. I tessitori hanno tradotto le mie pennellate e le mie tonalità vibranti in motivi tangibili, riecheggiando la complessità multistrato dei dipinti della mia serie Elisium, 2015”.
Il tappeto e il film sono stati in visione nella sezione Unlimited Design Orchestra a Palazzo Litta, in Corso Magenta 24 a Milano all’interno dell’undicesima edizione della 5VIE Design Week.
La serie ceramica Beyond Utility, 2024 approfondisce una profonda esplorazione della materialità e della narrativa, creando un dialogo tra tradizione e contemporaneità.
Prendendo ispirazione da oggetti per la casa realizzati da artigiani locali utilizzando l’argilla locale, ogni pezzo reinventa l’argilla funzionale, trasformando oggetti utilitari in accenti decorativi.
Spingere i limiti della cottura a temperature più elevate sull’argilla fa luce sulle nuove possibilità di potenziale creativo quando si lavora con smalti contemporanei.
L’utilizzo di una varietà di smalti dona un’esplosione di colore e vivacità all’argilla, un tempo materiale umile.
Ad ogni cottura vengono fatte nuove scoperte ed esplorate nuove tecniche, creando un accattivante interscambio tra artigianato tradizionale ed espressione moderna: una reinterpretazione della ceramica utilitaria, elevandola a pezzi ornamentali con un tocco contemporaneo.
Una mostra di know-how di terre lontane che ha dimostrato le possibili intersezioni innovative tra arte e design.