25 Giugno 2021

Così Enzo Mari diventò padre del design italiano

Stefano Boeri lo definisce "ricercatore serio ma mai serioso". Hans Ulrich Obrist mette in evidenza la costante tensione etica, la sua profondità teorica e la capacità progettuale.

25 Giugno 2021

Così Enzo Mari diventò padre del design italiano

Stefano Boeri lo definisce "ricercatore serio ma mai serioso". Hans Ulrich Obrist mette in evidenza la costante tensione etica, la sua profondità teorica e la capacità progettuale.

25 Giugno 2021

Così Enzo Mari diventò padre del design italiano

Stefano Boeri lo definisce "ricercatore serio ma mai serioso". Hans Ulrich Obrist mette in evidenza la costante tensione etica, la sua profondità teorica e la capacità progettuale.

Scomparso a lo scorso ottobre, proprio mentre la sua mastodontica mostra alla Triennale era in svolgimento, Enzo Mari è un gigante del design italiano. Era solito dire: “Il progettista non può non avere una sua ideologia del mondo”. Enzo Mari curated by Hans Ulrich Obrist with Francesca Giacomelli documenta oltre 60 anni di attività di uno dei principali maestri e teorici del design italiano.
Al museo (e online) è possibile ascoltare la voce di Matteo Caccia, attore e speaker radiofonico, nella guida audio Il Michelangelo dei fiammiferi, sulla vita e sul lavoro di Enzo Mari.

Un’allegoria della morte, tema insolito apparentemente per i pensatori di design. Enzo Mari ha ideato questa installazione con le tombe, deserte, tranne una, quella con la svastica, che ha i giochi per bambini, quelli che lui tanto amava come mezzo di messaggio.

Il progetto espositivo alla Triennale di Milano è articolato in una sezione storica e in una serie di contributi di artisti e progettisti internazionali – Adelita Husni-Bey, Tacita Dean, Dominique Gonzalez-Foerster, Mimmo Jodice, Dozie Kanu, Adrian Paci, Barbara Stauffacher Solomon, Rirkrit Tiravanija, Danh Vō e Nanda Vigo, oltre a Virgil Abloh per il progetto di merchandising – invitati a rendere omaggio a Mari attraverso installazioni site-specific e nuovi lavori appositamente commissionati. Un contributo particolare è quello di Nanda Vigo che nell’opera inedita, ideata per la mostra, prima della sua scomparsa, reinterpreta con la luce due dei lavori più celebri di Mari, i 16 animali e i 16 pesci. In parallelo, diciannove Piattaforme di Ricerca, ideate per la mostra in Triennale, presentano approfondimenti su altrettanti progetti dai quali emergono le tematiche centrali nella pratica e nella poetica di Mari. Completa il percorso una serie di video interviste realizzate da Hans Ulrich Obrist che testimoniano la costante tensione etica di Mari, la sua profondità teorica e la straordinaria capacità progettuale di dare forma all’essenziale.

In marmo, la Paros Series di Danese Milano firmata da Enzo Mari. Nel 1966 il designer concepì Timor, un calendario perpetuo
da tavolo in PVC e ABS litografato.

Triennale Milano
viale Alemagna 6
20121 Milano
T. +39 02 724341
www.triennale.org

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