La Dubai Design Week arrivata alla seconda edizione, è stata quest’anno la grande occasione per i creativi internazionali di avere un display nella capitale dell’innovazione globale. Gli Emirati Arabi sono il più grande mercato di design del Medio Oriente e del Nord Africa, con una crescita del 90% del settore grazie alla spinta dell’architettura, interni e moda.
Ci sono stati ben 150 eventi e un focus speciale sulle potenzialità di sviluppo urbano e di design per una delle capitali più popolose del Medio Oriente, Il Cairo.
Tra tutti i progetti presentati, grazie anche alle novità fotografate dalla nostra corrispondente Maria Corea a Dubai, noi abbiamo selezionato i più importanti per voi.
Window Socket
Si tratta di un caricatore solare inventato da due designers, Kyuho Song & Boa Oh, da attaccare a una qualunque finestra che riceve calore dal sole. Immediatamente il dispositivo portatile inizia a generare elettricità, collegato con un cavo per piccoli elettrodomestici. Il metodo serve per avere elettricità ovunque ci si trovi, come in macchina, in aereo o all’esterno.
HearCuffs
Sono delle cuffie portatili che diventano accessorio fashion, prendendo spunto dalla portabilità degli occhiali da sole. Sono personalizzabili e sono state progettate da Ray Fontaine, un designer che ha fatto in precedenza sia lavori come venditore che nei media, avvicinandosi al campo della ricerca per design di utilità quotidiana.
Retrash
Un progetto sostenibile sperimentato nelle aree relax del Primavera Sound Festival a Barcelona. Tutta la spazzatura raccolta nel festival veniva messa in questo grande bidone temporaneo pieno di bottiglie e plastica che una volta riempito sarebbe stato utilizzato come un cuscino o una seduta di fortuna. Lo hano inventato due studentesse di interior design dello IED di Barcellona, úria Molina (Spain) and Anastasia Melkinova (Russia).
www.imasedlab.com/portfolio/retrash/
Raiden
Un guanto prototipo di quelli che vengono chiamati “superpower glove” per avere in mano fino a 12,000 volt di elettricità che emana dalle dita. L’ha inventato un londinese, Kuorosh, che si è interrogato sulla necessità di avere sempre a portata di mano una fonte di energia. Kuorosh ha studiato al Royal College of Arts and Imperial College di Londra
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