La fiera di design Edit Napoli (7/9 Giugno), svoltasi nel complesso San Domenico Maggiore, Napoli, è stata un’occasione di conoscenza innovativa, ideata per sostenere e promuovere designer indipendenti, che ha presentato nomi noti, giovani designer, produttori affermati e collaborazioni tra produttori e designer.
La fiera si concentra su designer-maker che vanno oltre le norme del settore, colpendo un percorso indipendente che comprende tutti gli aspetti del design, dalla concezione e fabbricazione al marchio e alla distribuzione.
A Edit Napoli – fiera di design, dedicata a piccole-medie imprese e forze indipendenti – ha proposto 8 complementi d’arredo della propria collezione, tra cui Brunch e Solista nelle nuove colorazioni malva e blu. DESINE ha partecipato alla prima edizione di Edit Napoli (7/9 giugno 2019), fiera di design dedicata al supporto, alla promozione e alla celebrazione di una nuova generazione di designer, i designer-maker. In mostra una selezione internazionale di brand, artigiani e produttori che emergono nel panorama del design contemporaneo come forza indipendente, tra i quali è stato inserito Desine.
Il brand Desine, ideato dall’azienda siciliana Dallegno srl nel 2018, comprende una produzione di design legata al mondo degli arredi e accessori. Desine è funzione, essenzialità, sottrazione del superfluo, esaltazione delle qualità materiche e sensoriali.
A Edit Napoli, sono stati esposti gli 8 complementi d’arredo della collezione. Tutti legati dal fil-rouge dei materiali utilizzati – i legni pregiati e l’ebano – che ne caratterizzano anche il territorio di appartenenza e l’artigianalità.
Tra questi, Brunch, il tavolo multifunzione che, per l’occasione, si tinge di color malva.
Brunch coniuga due funzioni: può essere utilizzato come tavolo da pranzo o piano d’appoggio per colazioni veloci. Il passaggio dall’uno all’altro è semplicissimo: basta far scorrere la parte finale del tavolo in alto e… il gioco è fatto!
In mdf tamburato (piani/gambe) e faggio crudo (sistema a cremagliera) – cm. 126x90x75h.
Vincenzo Castellana, art director del brand, con Salvatore Mancuso e Franco Azzolina – titolari dell’azienda Dallegno – hanno saputo interpretare al meglio il ruolo contemporaneo dell’artigianato, sfruttando le potenzialità della tecnologia moderna facendola convivere – in modo virtuoso – con la tradizione. A Grammichele (Catania), luogo in cui ha sede l’azienda, la tradizione ebanistica è molto forte. Diversi gli artigiani ebanisti che, oltre alle normali tecniche di lavorazione, utilizzano tecnologie molto avanzate. La presenza in città di un Istituto d’Arte – fondato nel 1901 e inizialmente nato come scuola serale per i figli degli artigiani – dimostra in modo significativo come l’artigianato sia radicato nel territorio.Diversi i legami tra l’Istituto e la città – di crescita artistica, civile e culturale – che hanno permesso il dialogo costante tra i due mondi, città e artigianato. Oggi, l’artigiano, non è solo un bravo esecutore ma, grazie alle conoscenze acquisite nel tempo, è più consapevole di ciò che realizza.L’Azienda DallegnoOpera nel campo della falegnameria dal 1988, nel territorio di Grammichele (Sicilia). L’azienda lavora prevalentemente nel settore del furniture design per canali di mercato ‘on demand’, consumer e contract.Il processo produttivo comprende, oltre alle normali tecniche di lavorazione dei semilavorati di legno, anche l’uso di tecnologie a controllo numerico e di forniture manuali.
Nella tre giorni a Napoli è stato presentato anche l’ambizioso progetto di Salerno per il nuovo molino in centro città. Un museo, una scuola, e un parco verde sono i primi elementi che emergono dal progetto del Molino Nuovo, ossia la riqualificazione di tutta l’area dell’ex pastificio Antonio Amato di via Picenza a Salerno realizzato dallo studio di architettura e di design Architetti Artigiani Anonimi che punta al recupero di un edificio ben noto e riconoscibile della città di Salerno.
Qui, è prevista la nascita di un complesso polifunzionale che ospita spazi abitativi, commerciali e culturali, realizzato integrando archeologia industriale, architettura contemporanea, paesaggio e contesto urbanistico.
Molino Nuovo prevede unità residenziali, commerciali e spazi culturali in una ex area industriale di Salerno.