Gabriele Zago, da artista giovane e curioso delle sperimentazioni, ha fatto dei viaggi che è riuscito a comunicare in modo insolito. A Paratissima, la collaterale di Artissima 2016 a Torino, ha esposto infatti i suoi Geocarpets, delle stampe macro su raso in seta che ritraggono delle fotografie dall’alto di paesaggi esotici. Ed è stata una partecipazione fortunata: in chiusura della manifestazione è stato premiato con un talent prize che gli darà l’opportunità di esporre con una mostra personale in uno spazio a Torino.

Il mondo dall’alto non è come sembra, ci suggerisce il risultato. La particolarità di queste opere è la macro-dimensione che rivela una micro-analisi dei dettagli della terra incontaminata vista dal volo. Gabriele Zago ha scattato delle foto da veivoli che sorvolavano terre incontaminate, le ha moltiplicate e ha raggiunto degli effetti davvero incredibili nella visione d’insieme. L’opera che vedete nelle foto ha due letture: può dare l’effetto design naturale se vista da lontano, mentre rivela presenza umana, animale, e chissà cos’altro se vista da vicino.
“I miei Geocarpets – così li chiama l’artista – sono il ricordo di terre che si rivelavano a me sotto il mio sguardo ma che poi perdevano i loro contorni e stimolavano la fantasia. Se ti avvicini vedi le antilopi. Se ti allontani vedi dei movimenti di design che sembrano costruiti dalla mano umana“.
Con un percorso di studi in Industrial Design e una grande esperienza nel segmento dei kidult products (i giocattoli per bimbi targettizzati per adulti), il piemontese Gabriele Zago fa tesoro del suo background per arrivare a un’arte stimolante e sorprendente.
Per il ciclo Stream Of Consciousness, per esempio, Gabriele Zago riprende il tema dei viaggi e lo sovrappone ai ricordi onirici della sua memoria. Ne escono delle opere stampate su metallo con la tecnica della sovrapposizione che sono la sintesi estetica di sedimenti intimi molto comunicativi.
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