Il gruppo Geberit è presente a livello globale ed è leader europeo nel settore dei prodotti sanitari. Geberit opera con un’ampia presenza locale nella maggior parte dei paesi europei, fornendo un valore aggiunto unico quando si tratta di impiantistica idraulica e ceramica per il bagno.
Una nuova testimonianza dello stretto legame di Geberit con il mondo del progetto e del concreto interesse verso il processo di trasformazione architettonica e urbana in atto in Italia, si concretizza con il sostegno all’esposizione “Venezia MML. La grande veduta, il lavoro raccontato” all’interno del Padiglione Venezia, dal 20 maggio al 26 novembre 2023. La mostra presenta come la città lagunare sia cambiata, continui a cambiare, e cambierà conciliando la salvaguardia del patrimonio storico con l’innovazione e lo sguardo teso verso il futuro.
Gerberit, il cui network produttivo comprende 26 stabilimenti produttivi, di cui 4 situati fuori Europa con la sede a Rapperswil-Jona, in Svizzera, ha rinnovato la collaborazione con una delle più prestigiose istituzioni culturali italiane e internazionali, e si riconferma per la terza volta partner ufficiale del Padiglione Venezia alla 18. Mostra Internazionale di Architettura – La Biennale di Venezia.
Il progetto del Padiglione Venezia, a cura del Collettivo Venezia, mixa contenuti esperienziali e visivi immaginando un futuro dove la tecnologia e la trasformazione digitale sono al servizio dell’essere umano e della sua evoluzione. La parte centrale e cuore dell’esposizione ripropone la celebre veduta di Venezia a volo d’uccello di Jacopo De Barbari del 1500, con le proposte per la città del futuro proiettate direttamente sul grande fregio. La parte conclusiva dell’esposizione mette infine in mostra le opere realizzate dai primi classificati di “Artefici del Nostro Tempo” nelle sette discipline in concorso, ossia Pittura, Fotografia, Street Art, New Media Art, Design d’Interni, Design di Arredo Urbano e Design del Vero.
Con questa nuova edizione, si conclude anche il ciclo di interventi che hanno riguardato il recupero dell’identità architettonica del Padiglione Venezia, nato nel 1932 per restituire la parola a Venezia, in quel caso alle sue arti decorative, all’artigianato e alle produzioni cittadine.