Il futuro è in movimento. Potrebbe essere questa dichiarazione di intenti anche la sintesi dell’esperienza di design del nuovo Ventura Future, il concept espositivo realizzato nell’Imponente edificio FuturDome, la stessa location dove cento anni fa si ritrovavano i futuristi di Milano.
Ora c’è stato il design contemporaneo a rivitalizzare il palazzo, al centro di una serie di iniziative di Ventura Projects, la cordata dei creativi olandesi che nella Milano Design Week 2018 ha animato il quartiere attorno Loreto.
I fondatori di FuturDome sono Atto Belloli Ardessi e Ginevra Bria mentre di Ventura Projects fanno parte i seguenti designer: Federica Biasi (product designer), Tina Midtgaart (Design School Kolding), Alissa Rees (designer ‘HH: A Dutch Vision of Health and Happiness’), Eleonora Negri (Editions Milano) e Federico Pepe (Le Dictateur).
Fulvia Ramogida, project manager di Ventura Projects, dice che “scegliere un luogo per conto dei designer è un compito difficile ma molto importante e gratificante. Ventura Projects ha sempre avuto in comune con i progettisti la volontà di migliorare, cambiare e sperimentare.”
Nel 2018, Margriet Vollenberg – ideatrice e proprietaria di Ventura Projects – continua a voler sperimentare e a lasciarsi ispirare dal cambiamento.
FUTURDOME, un museo indipendente allestito in uno spazio residenziale con una storia incredibile. Precedentemente noto come il luogo d’incontro del movimento futurista, FuturDome è diventato un luogo straordinario di ricerca, sperimentazione e ospitalità per i nuovi talenti dell’arte contemporanea.

Nell’edificio FuturDome c’è stato il design italiano di alto livello come Editions Milano, Mingardo e Mason che mescolano saggezza, originalità, freschezza di idee e stile.
All’ex FACOLTA’ di FARMACIA di Viale Abruzzi, un antico edificio in cui gli ex studenti lasciavano tracce delle loro fatiche sono state presenti molte accademie internazionali.
Questa prima edizione di Ventura Future mostra ai suoi visitatori come i designer sono sempre in prima fila, nel cercare di plasmare il futuro. Le distinzioni tra le discipline tradizionali stanno diventando sempre più invisibili, dimostrando che il mix tra designer, tecnologi, ingegneri e analitici sta dando dei buonissimi risultati.
Emblema del cambiamento è lo studio di design UM Project, con sede a Brooklyn. Con il loro progetto ‘PATCH’ stanno visualizzando reti, abbracciando la connettività e immaginando il futuro delle case intelligenti e delle città intelligenti. Spiegano che ‘le reti stanno diventando familiari e amichevoli, come i mobili che ci sono nelle nostre case – una specie di partner silenzioso, un abbraccio gradito, una coperta rassicurante’. Il loro progetto ‘Conduct’ è un prodotto di rivestimento murale interattivo che combina la carta da parati conduttiva con dei dispositivi funzionali.
Foto d’apertura, da sinistra: New Lighting Products www.andlight.ca; Ladies and Gentlemen www.andreamaestri.com