In occasione del Fuorisalone 2019, lo storico Palazzo Cusanidi via Brera 15 ha ospitato il Giardino di St. Germain e L’Albero-Fiore, un’iconica installazione correlata da un bar di design, frutto della collaborazione tra il designer franco-italiano Marc Ange, di base a Los Angeles, e St-Germain,il liquore francese artigianale preparato con mille fiori freschi di sambuco per ciascuna bottiglia. Noto per le sue singolari installazioni, rappresentazioni visive di onirici ricordi d’infanzia, per quest’ultima edizione del Fuorisalone Marc Ange fa vivere Palazzo Cusani, edificio del Diciassettesimo secolo situato nel cuore del Brera Design District, con un’esposizione intitolata “An Extraordinary World”.
La mostra mette in scena un poliedrico viaggio esperienziale all’interno dell’utopico mondo del designer, partendo dalla corte interna del Palazzo per poi passare al piano principale per un percorso tra inedite creazioni all’insegna dello straordinario. L’esposizione incantai visitatori non appena hanno varcato la soglia di via Brera 15 e sisono ritrovati nella maestosa corte interna, dove è collocato il fulcro dell’esposizione.
Un’opera creata da Marc Ange lasciandosi ispirare dalmondo sensoriale di St-Germain, il liquore francese che ancora oggi segue il metodo di lavorazione artigianale ed è realizzato con fiori freschi di sambuco, selezionati a mano e raccolti una volta all’anno, in tarda primavera.
In collaborazione con il brand, Marc Ange ha dunque creato un giardino immaginario, intitolato “Il Giardino di St-Germain”, all’interno del quale sorge L’Albero-Fiore, l’installazione principale. L’Albero-Fiore è dunque il risultato di una fusione creativa tra il mondo di St-Germain e quello di Marc Ange. Fusione e composizione, intese come risultato di un incontro, sono i due termini chiave nella grammatica creativa di Marc Ange per il Fuorisalone 2019.
“Il fiore di sambuco ha la peculiarità di rappresentare unacontinua «scala nella scala»: cresce su un albero, ma il fiore stesso è formato da molteplici fiorellini che si diramano.Nascedunque un gioco di scale che porta ad una relativizzazione della percezione della realtà, molto simile a ciò che spesso accade nella nostra vita. Dall’infinitamente grande all’infinitamente piccolo, ciascuna cosa è solamente una questione di punti di vista” commenta Marc Ange. Nell’opera il fiore di sambuco è simboleggiato da un albero metallico verde e bianco che nasce dalla composizione di iconiche palme, cifra stilistica di Marc Ange.