5 Maggio 2018

Il MotoGP ha una mostra al museo della Scienza

A Milano fino al 6 giugno, "I colori del motomondiale" con immagini dei trofei dei circuiti più amati.

5 Maggio 2018

Il MotoGP ha una mostra al museo della Scienza

A Milano fino al 6 giugno, "I colori del motomondiale" con immagini dei trofei dei circuiti più amati.

5 Maggio 2018

Il MotoGP ha una mostra al museo della Scienza

A Milano fino al 6 giugno, "I colori del motomondiale" con immagini dei trofei dei circuiti più amati.

Il motomondiale arriva nelle sale di un museo dedicato all’ingegno umano. A Milano fino a domenica 3 giugno la mostra “I colori del Motomondiale”, promossa dal Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia in collaborazione con La Gazzetta dello Sport, Peraria, Motor Valley dell’Emilia Romagna e il patrocinio di Dorna.

Il designer e grafico Aldo Drudi, in una foto di Paolo Soave.

L’esposizione presenta le creazioni di Aldo Drudi, designer e grafico (Compasso d’Oro ADI) che con le sue intuizioni “colora” la velocità. Nel progetto ideato da Drudi Performance, sono presentate le immagini coordinate dei più famosi team di Motomondiale e Superbike, ma anche di America’s Cup (team New Zealand), i colori del Tornado del 311° Gruppo RSV e dell’aereo per il volo acrobatico di Peter Podlunsek per Red Bull Air Race, di Honda Burasca 1200, prototipo ad alto contenuto tecnologico dal design originale, di progetti commercializzati come la E-Bike Thok e l’esclusiva Cross Over Boat Anvera 55 ma anche l’Opel Adam in versione speciale per Valentino Rossi.

Il tema principale della mostra è la collezione di caschi originali realizzati da Aldo Drudi dagli Anni ’80 a oggi: dal primo di tutti, quello di Graziano Rossi, all’ultimo realizzato per questa stagione per Valentino Rossi, oltre alle nuove grafiche di tanti piloti della MotoGP – Morbidelli, Iannone, Vinales, Crutchlow, solo per nominarne alcuni – così come di Moto2 e Moto3. E poi, tra i tanti, i caschi storici di Kevin Schwantz, Mick Doohan, Randy Mamola, Loris Capirossi, Max Biaggi, Manuel Poggiali, Noriyuki Haga, Loris Reggiani e Marco Melandri. In esposizione anche la Gilera 250, il casco e la tuta con la quale Marco Simoncelli vinse il Mondiale 2008. La mostra rappresenterà poi un’occasione eccezionale e unica per ammirare dal vivo tutte le moto da competizione iscritte al Mondiale MotoGP, esposte assieme al casco e alle tute dei loro piloti. Dalla Honda di Marc Marquez campione 2017 alle Ducati, Yamaha, Suzuki, Aprilia e Ktm ufficiali a quelle dei team satellite LCR, Pramac, MarcVDS e Tech3.

Spiega Aldo Drudi: “Ho pensato a questa mostra cercando un modo diverso di raccontare il motociclismo, quello che conosciamo noi che frequentiamo il paddock, anziché quello che, a molti, può sembrare solamente qualcosa di tecnico o ossessivo, gente che gira intorno in pista per andare sempre più forte. Invece non è per niente così. La passione per la velocità è, a mio avviso, qualcosa che viene da lontano, di atavico, che tutti abbiamo dentro. L’andare un po’ più forte di quello che riusciamo a fare con il nostro corpo ha sempre affascinato l’uomo, dalla scoperta della ruota in poi. Qualcosa di ancestrale, che tutti possiamo percepire: il fascino della velocità. I piloti, quando indossano tuta e casco, è come se facessero un passo indietro nel tempo. Cavalieri medievali che si preparano ad affrontare la battaglia, riconoscibili dalle livree delle loro casate. Se un tempo le armi erano lance o spade, oggi sono le moto con le quali ogni domenica scendono in pista a sfidare prima di tutto se stessi e poi gli avversari. Ed è proprio attraverso la grafica e il design di questi oggetti che, con questa mostra, vogliamo raccontare l’animo romantico del motociclismo”.

Ad arricchire l’esposizione, gli scatti di Gigi Soldano (Milagro), Mirco Lazzari, Alex Farinelli e Tino Martino, i più famosi fotografi italiani della MotoGP.

Fotoservizio di Paolo Soave

Al Museo le creazioni di Aldo Drudi,  il designer che “colora” la velocità.
(5 maggio – 3 giugno 2018)
Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia
via San Vittore, 21 – Milano

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Christian D'Antonio

Christian D'Antonio

Figlio degli anni 70, colonna del newsfeed di The Way, nasce come giornalista economico, poi prestato alla musica e infine convertito al racconto del lifestyle dei giorni nostri. Ossessionato dal tempo e dall’essere in accordo con quello che vive, cerca il buono in tutto e curiosa ovunque per riportarlo. Meridionale italiano col Nord Europa nel cuore, vive il contrappunto geografico con serenità e ironia. Moda, arte e spettacoli tv anni 80 compongono il suo brunch preferito.
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