29 Maggio 2019

L’Arbre Blanc di Montpellier

Il giapponese Sou Fujimoto al suo primo progetto in Francia. Come un monte Fuji in città occidentale.

29 Maggio 2019

L’Arbre Blanc di Montpellier

Il giapponese Sou Fujimoto al suo primo progetto in Francia. Come un monte Fuji in città occidentale.

29 Maggio 2019

L’Arbre Blanc di Montpellier

Il giapponese Sou Fujimoto al suo primo progetto in Francia. Come un monte Fuji in città occidentale.

Secondo i progettisti dell’Arbre Blanc di Montpellier che si avvia al completamento in questi giorni, l’edificio ha i balconi a sbalzo più lunghi del mondo: fino a 7,5 metri per quelli più grandi.
Un modo per vivere sia “dentro che fuori”, e anche in modo green, visto che queste terrazze possono anche ridurre il consumo di energia. Le 113 case che compongono il condominio di 17 piani sono state vendute in meno di tre mesi, tra 4.500 e 5.500 euro al m2, ben al di sopra del prezzo medio di Montpellier (3.794 euro per m2 in media).

 

VISITATORI – Per coloro che amano guadagnare in altezza al 17 ° piano, l'”albero bianco” offre ora la vista più bella di Montpellier, il Mediterraneo da un lato e il picco Saint-Loup dall’altro. Su questo tetto a 55 metri di altezza sono disposti uno spazio riservato agli occupanti della torre e un bar accessibile a tutti. La prossima volta che andate a Montpellier ricordatevi che fino a 300 persone possono salire fino all’una di notte.

IMPIANTO URBANO – L’edificio bianco occupa una posizione strategica per la città di Montpellier, tra il centro e gli ultimi quartieri di Richter e Odysseum, a metà strada tra il vecchio e il nuovo centro di Montpellier. È anche all’incrocio di diversi flussi: il Lez, la superstrada, la passeggiata pedonale e la bicicletta sulle rive del fiume.

La sua curvatura ha il duplice vantaggio di proporre una facciata con maggiore esposizione e non ostruire il punto di vista delle abitazioni. La stessa forma dell’albero bianco, curvata è pensata come una forma naturale che l’acqua o il vento avrebbero potuto scavare nel tempo.

Sou Fujimoto, l’architetto che ha progettato l’edificio, ha fondato nel 2000 l’agenzia Sou Fujimoto Architects. Ha iniziato a farsi un nome nel 2005 vincendo il prestigioso AR – Architectural Review International Award nella categoria Young Architects, un premio che ha ricevuto per tre anni consecutivi, e il Top Prize ottenuto nel 2006. Sou Fujimoto ha pubblicato “Primitive Future”, il testo di architettura più venduto dell’anno. Il suo design architettonico, sempre alla ricerca di nuove forme e nuovi spazi tra natura e artificio, continuerà indubbiamente ad evolversi in futuro. È considerato uno dei giovani architetti giapponesi più interessanti che sfugge a tutte le facili classificazioni.

Abbiamo tanto celebrato il nostro “Bosco Verticale” e ora è il momento di vedere cosa ha prodotto questa intuizione italiana nell’urbanistica all’estero. L’albero bianco è soprattutto il frutto di un incontro tra Giappone e il Mediterraneo. Simbolo vivente della Montpellier contemporanea, questa ibridazione delle culture è anche un incrocio tra due generazioni di architetti: una generazione al vertice della sua arte, con il giapponese Sou Fujimoto, che è al primo progetto in Francia; una generazione emergente che con Nicolas Laisné e Manal Rachdi, costituisce la nuova guardia dell’architettura francese. Altri attori coinvolti in questa singolare avventura: i promotori Montpellier Promeo Evolis.

L’albero bianco è il candore brillante delle pietre del sud, che si combina con la purezza e la raffinatezza della cultura giapponese. È l’esaltazione di una connessione armoniosa tra l’uomo e il mondo, tra l’interno e l’esterno, peculiari della cultura taoista, che dialogano con generosità, espressività, gioia di vivere nel Mediterraneo, in una dimensione reinventata.

L’Albero Bianco è un punto culminante della città, come l’inconfondibile Monte Fuji giapponese, confuso nell’immaginario collettivo con i suoi fiori di ciliegio. Un punto di riferimento urbano che sarà il faro o la stella di notte, nello skyline della metropoli regionale, un punto di vista unico sul territorio, offerto a tutti gli abitanti e ai visitatori della città.

L’albero bianco si trova ai margini del fiume costiero di Lez, tra il centro città e i quartieri recenti di Richter e Odysseum. Il progetto comprende 17 piani, di cui 15 dedicati all’alloggio, 110 appartamenti, 144 posti auto o box seminterrati, saranno disponibili circa cinquanta cantine. I primi due livelli ospiteranno una galleria d’arte, un ristorante e uffici. Un bar all’ultimo piano offrirà ai visitatori una vista panoramica della città e dei suoi dintorni. Un ulteriore spazio condiviso all’ultimo piano sarà riservato esclusivamente agli abitanti.

 

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admin

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