L’abbiamo vista alla Design Week di Milano nel 2018, e ora l‘architettura CO-DIVIDUALE, concepito come spazio off della Triennale di Milano in seno a una mostra sull’abitare, è un trend globale.
Questa soluzione abitativa investiga il vasto tema della ridefinizione fra spazio pubblico e privato in Giappone e si sta sviluppando in tutto il mondo.
La Co-Dividual Architecture è un’architettura che offre una nuova risposta alla pratica del vivere condiviso nell’era del post-individualismo, dei social media e della shared economy.
La condivisione degli spazi è lo step successivo a quello della condivisione degli oggetti nelle nostre città (bike o car sharing). Già da qualche anno in Giappone si vedono case con un frigorifero accessibile dall’esterno per consegne di generi alimentari, o una futura casa in affitto Airbnb con uno spazio comunitario al piano terra e soluzioni abitative modulari per nomadi globali di alto livello.
L’architettura giapponese contemporanea sta dando un contributo a rivelare altre soluzioni abitative di una società post-individualista o meglio dove individuo e comunità sono termini che riscoprono nuove dimensioni, dove il valore dello stare e fare insieme è sempre più una realtà concreta. La mostra offre una panoramica sulla sperimentazione in atto nell’architettura giapponese. Ovvero case tematiche con spazi co-dividuali pensati come risultato di riflessioni progettuali calorose e semplici, divertenti e contemporanee dove i co-inquilini oltre alla loro stanza hanno degli spazi comuni ampi dove praticare il farming urbano, dove dare vita ad una start-up, dove cucinare insieme, dove sperimentare nuove ergonomie spaziali. I progetti —oltre allo spazio domestico— mostrano l’emergere di una commistione multiforme fra sfera pubblica e privata.