Le pubblicità sono lo specchio del sentimento nazionale di un’epoca. Meglio ancora se sono indicative di un sogno collettivo più che di un bisogno materiale. Ed è questo lo spirito della mostra a Parma (dal 25 febbraio al 5 marzo 2017) “ll mare sorride da lontano: dipinti, incisioni, manifesti e oggetti intorno all’immaginario del mare”.
Con quali mezzi gli artisti hanno raccontato il mare e come è giunto fino a noi il suo mito fatto di storie, tempeste e bonaccia, separazioni e ritorni, lacrime e sorrisi? E come è divenuto luogo di vacanza, modificando il costume dell’Italia con un fenomeno sociale che ha plasmato per sempre il nostro modo di vivere? Viaggiando verso il mare in un percorso a tappe tra guide turistiche, abiti d’epoca, fotografie e affiche pubblicitarie la mostra narra di come i linguaggi dell’arte e dell’artigianato hanno fatto del mare un luogo dell’anima. Fino a farlo diventare un luogo simbolo dell’evasione collettiva e del mito delle vacanze dei benestanti.
La mostra, a cura di Paolo Aquilini, Serena Bertolucci, Luca Leoncini con Laura Cattoni e Simone Frangioni, illustra anche la grande passione del mare di Luigi Amedeo, Duca degli Abruzzi (1873-1933). Si tratta dell’ultimo inquilino di casa Savoia che abitò nella prestigiosa suite collocata al primo piano nobile di levante del Palazzo Reale di Genova. ll “principe esploratore” è passato alla storia per le sue celebri imprese da esploratore e navigatore, e scelse Genova come sua residenza perchè commissionava le imbarcazioni, da lui stesso disegnate, ai cantieri navali di Sestri Ponente e di Voltri. In virtù della sua attività nautica e della sua grande esperienza, nel 1906 fu acclamato presidente onorario dello Yachting Club di Genova, che gli dedicò il porticciolo. Nel 1932, quando furono riunite sotto un’unica bandiera le tre principali compagnie di navigazione italiane, gli fu affidata la carica di presidente della nuova società chiamata Italia Flotte Riunite, con sede a Genova in piazza De Ferrari.
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