5 Agosto 2022

Luce e spazialità Industrial chic

Un appartamento milanese con ambienti che comunicano cromaticamente. Progetto a cura dell'architetto Vincenzo Falcone.

5 Agosto 2022

Luce e spazialità Industrial chic

Un appartamento milanese con ambienti che comunicano cromaticamente. Progetto a cura dell'architetto Vincenzo Falcone.

5 Agosto 2022

Luce e spazialità Industrial chic

Un appartamento milanese con ambienti che comunicano cromaticamente. Progetto a cura dell'architetto Vincenzo Falcone.

Standardizzazione creativa degli ambienti: un piglio inedito è quello che l’architetto Vincenzo Falcone ha voluto apportare all’appartamento milanese chiamato a ristrutturare in zona Bisceglie, adiacente al famigerato Parco delle Cave. Una zona cittadina nella parte ovest che comunica con un’ampia area naturale ma che conserva il sapore metropolitano. Con il progetto di ristrutturazione e interior design messo a punto da Falcone, di ispirazione Industrial chic, gli ambienti comunicano tra loro e hanno un’unica identità. “La mia filosofia – racconta l’autore del progetto che l’ha chiamato AC house Milano, dalle iniziali del committente – deriva dal modus operandi del mondo retail dei luxury brand. Ho curato nei dettagli le scelte che vanno dalle pareti al cutlery fino ad arrivare alla selezione degli elettrodomestici. Il committente ha una impostazione cittadina internazionale per quanto riguarda il gusto e ogni scelta è stata condivisa. Dalla realizzazione del tavolo da inserire nella zona living alla predilezione dei materiali naturali, e l’esclusione di prodotti che sembrano altro da quello che sono. Per questo progetto, il fil rouge doveva rispettare la coerenza  dei colori e le scelte dei componenti d’arredo”.

Alla AC house Milano, dettaglio della madia, progettata interamente “tailor made”. La particolarità è la pantografia disegnata a cad e in scala per ogni arredo. Interamente in castagno naturale, a parte per i pannelli, dove troviamo un multistrato leggero pantografato con il pantone (moss green 6005).
Struttura in ferro disegnata in scala identica a quella del tavolo da pranzo, tutte le strutture in ferro comunicano attraverso lo stesso pantone (nero opaco 9005).
Coerenza cromatica nell’ambiente Industrial chic: forme nette e geometriche donano un senso di leggerezza, come se fosse sospesa, con linee della pantografia che dettano regolarità e minimalismo. A destra, lo scrittoio per angolo studio mantiene sempre il “fil rouge” con gli altri arredi progettati.


Con controsoffittature al quinto piano del condominio ai lati del parco, si è sviluppato un gioco di volumi in un ambiente piccolo. Il gioco di colori in una stanza da 25mq ha reso possibile la fruizione creativa dello spazio cucina-soggiorno. In questo modo, il cucinotto degli anni 50 accatastato per una funzione, è stato portato con estensione nella zona living, una volta eliminata la porta scrigno da 80 cm che ha lasciato spazio a un’apertura per un passaggio più ampio.

Per la palette la committenza è stata foriera di idee chiare, visto che il proprietario ha esperienza nell’interior design. Vista anche l’età dell’abitante della casa (un professionista di 35 anni), l’architetto non si è imposto ma ha facilitato la transizione verso un ambiente più vicino all’industrial chic che alle comode scelte “safe”. “Quando arrivano indicazioni da persone che hanno un’esperienza legata a moda e design – ci racconta – il progetto di ristrutturazione, interior e furniture design deve appartenere anche alle loro esigenze e ambizioni”.

La prospettiva del bagno, valorizzato con l’applicazione della resina, che porta pulizia e minimalismo, rispettando lo stile industrial ma allo stesso tempo chic. Le forme geometriche del mobile, della famiglia degli arredi, sostiene arredi Newform. I dettagli del nero opaco sono stati ripetuti attraverso la rubinetteria e struttura del box.
Il dettaglio all’interno della doccia. Minimalismo allo stato puro con l’utilizzo della resina e arredo Newform in colore nero.
Uno scorcio della cucina progettata dall’architetto Vincenzo Falcone, dove la comunicazione con la zona living avviene attraverso un’apertura di 100cm x 225cm, realizzata come estensione del living space. La cucina acquista protagonismo all’interno anche di un piccolo ambiente. L’utilizzo della resina è stato portato in cucina per lo schienale.


Il mix and match di gusto ha contaminato tutte le zone della casa. “Il proprietario mi ha portato ad esprimermi e interpretare ciò che lui desiderava, il mio tocco è stata la luce in 40mq calpestabili di appartamento. Abbiamo convenuto assieme che essendo l’Industrial più dark come impostazione, con una attenta ricerca di materiali, abbiamo inserito legno e castagno e il parquet in rovere naturale nel progetto”.

Il pantone moss green, uno dei pantoni del 2021, è diventato fil rouge tra gli arredi: lo si ritrova dalla scrivania al mobile bagno e madia.
Anche uno studio attento di light design ha dato splendore all’ambiente. LOGICA Illuminazione è stata scelta per la linea Klik Klak, binari di lampade che si staccano e montano. Le lampade con spot che donano luce sono realmente legate allo stile Industrial. All’interno del box doccia, e presente anche una nicchia come nei bagni marocchini, incursione di una tecnica araba che si ritrova anche nelle vecchie case del Sud Italia per guadagnare spazio rispettando gli stessi volumi. I sanitari RAK Ceramics e rubinetteria Newform con design innovativo e prezzi contenuti sono l’espressione della volontà di avere un design accessibile e caratterizzante.

L’inserimento “a correre” dei listelloni di parquet rovere naturale Cangiano Parquet, dà uno slancio all’ambiente facendolo sembrare più grande. Inoltre, la scelta progettuale del controsoffitto dove risiede l’estensione della cucina, è stata inserita per dare volume, creando spazialità. All’inizio sia la committenza che l’impresa esecutrice dei lavori erano scettici, ma dopo si sono ricreduti. 
Come diceva il grande Le Corbusier: “L’architettura è il gioco sapiente, corretto e magnifico dei volumi raggruppati sotto la luce”.


Nel living è presente un divano Habitat e sedie Maison du Monde che spezzano con il nero opaco usato in tutta la casa, un’omogeneità che favorisce il family feeling. La cucina IKEA lascia tutti sbalorditi: progettata dall’architetto e committente, all’occhio sembra un elemento top di gamma, ma in realtà è stata una scelta popolare ma ricercata.

I dettagli del tavolo della zona living, realizzato dalle mani sapienti degli artigiani napoletani, con legno massello di castagno da 3,5cm. In foto anche le sedie di Maison du Monde, in velvet moss green. Appoggiato sul tavolo il “RICCIOCAPRESE” per dare un segno di territorialità e identità.
Dettagli dei puntatori LOGICA (a sinistra) e camera da letto riflessa attraverso l’armadio PIANCA , dove si specchia la struttura del letto sempre PIANCA DESIGN. In evidenza il binario che ospita i puntatori dell’azienda LOGICA, scelti sia nella camera da letto che nella living room.

Brand info:

  • Parquet Cangiano Parquet
  • Rubinetteria e sanitari Newform e RAK Ceramics
  • Mobili disegnati dall’architetto Vincenzo Falcone e realizzati da artigiani napoletani.
  • Cucina disegnata dall’architetto Vincenzo Falcone e realizzata da IKEA Italia
  • Sedute Habitat Italia e Maison du Monde
  • Camera da letto PIANCA
  • Illuminazione LOGICA light design
    Lavori eseguiti dall’Impresa Edile Angelo Mastropietro, Milano.

Progetto a cura di

Vincenzo Falcone
ARCHITECT & MANAGER | Interior & Retail Design Specialist

Antonietta Pezzuti
ARCHITECT & CTO | Renovation, Conservative & Urban Planning Specialist

Read in:

Christian D'Antonio

Christian D'Antonio

Figlio degli anni 70, colonna del newsfeed di The Way, nasce come giornalista economico, poi prestato alla musica e infine convertito al racconto del lifestyle dei giorni nostri. Ossessionato dal tempo e dall’essere in accordo con quello che vive, cerca il buono in tutto e curiosa ovunque per riportarlo. Meridionale italiano col Nord Europa nel cuore, vive il contrappunto geografico con serenità e ironia. Moda, arte e spettacoli tv anni 80 compongono il suo brunch preferito.
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Nata come progetto limitato, fin da subito ha trasmesso l’idea di una creazione sfuggente e irraggiungibile pronta ad accentrare su

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