Dopo il successo delle prime 4 edizioni, Materia Independent Design Festival, la più importante manifestazione del Sud Italia dedicata al design, quest’anno è ritornata in una veste relazionata all’attuale momento storico che stiamo vivendo. Ideata e organizzata da Officine AD degli architetti catanzaresi Domenico Garofalo e Giuseppe Anania, nel capoluogo della regione Calabria, Catanzaro, la V edizione si è svolta sotto la direzione artistica di Antonio Aricò, designer calabrese conosciuto sulla scena internazionale, espressione del vero senso del progettare italiano. Aricò, che opera a Milano, è conosciuto per la sua azione di fusione tra artigianato, design e poesia, essendo egli stesso creatore di oggetti iconici, consulente per aziende leader nel mondo e promotore di “storie e racconti che vanno oltre il progetto”.
Aricò ha avuto un’intuizione precisa per questa occasione, che parte dal legame con la sua terra: “Sono partito dalle processioni in mare, le tipiche feste religiose che vedono sfilare la Madonna sulle barche, e ho fatto un elenco di oggetti sacri, come l’ostensorio, l’altare, il trono, l’inginocchiatoio. Poi ho coinvolto designer e amici“
L’icona della Madonna viola (in foto d’apertura) è stata creata per questo festival da Maria Battaglia, su ispirazione e progetto di Antonio Aricò. “È da circa due anni che avevo in mente l’idea di disegnare una Madonna. Mi son bastati 5 minuti per “scarabocchiare” con la tavoletta grafica un’immagine di una donna. Mentre disegnavo avevo già in mente che il disegno sarebbe stato ricamato su tulle nero / trasparente e la figura è comparsa davanti ai miei occhi generandosi in maniera spontanea. Ghirigori e segni diventano ricami e compongono la figura di questa icona alta 2 metri. Materia Sospesa nasce dal desiderio di regalare un momento di fede e fantasia in un periodo storico inaspettato, essere concreti vuol dire anche avere il coraggio di creare un racconto di evasione che ci permetta di “risollevarci” come creativi e come esseri umani”.
“Materia Sospesa” è il titolo scelto per la manifestazione, a sottolineare il clima di incertezza in cui viviamo, che reinterpreta e ridisegna le immagini della Calabria e della cultura mediterranea, visto che ha invitato i designer
a reimmaginare i simboli religiosi e gli arredi delle chiese. Il risultato sono oggetti inusuali, che ribaltano l’immaginario tradizionale calabrese: Elena Salmistraro, Sara Ricciardi, Matteo Cibic e Tommaso Spinzi hanno reinventato questi simboli, utilizzando il loro stile e la loro fantasia, in
collaborazione con artigiani calabresi e italiani.
I pezzi sono stati realizzati con il supporto di Materia e la partnership speciale di Studio F Atelier, Edilmarmi Mazzotta e Azienda Domenico Cugliari rispettivamente per i lavori di Cibic, Spinzi e Salmistraro.
Sono stati presentati anche dei pezzi di designer produttori, ospiti dal Sud: Vito Nesta, Techne Contemporary Art.
MIRACOLI DI DESIGN – Grande attenzione è stata data alla sezione dedicata ai giovani: con la call “Miracoli di Design”, riservata agli under 40, che ha accolto proposte di creazioni provenienti da tutta Italia basate su tecniche artigianali ed elementi del patrimonio culturale del territorio di appartenenza. La vincitrice Valentina Mancini e una menzione speciale a Stella Orlandino.
“Con ‘Materia – Sospesa’ – spiega Aricò – abbiamo voluto dare un segno, un anno in cui il Festival ha rischiato di essere “sospeso” la nostra intenzione è stata quella di raccontare i sogni e le ambizioni di giovani designer e produttori italiani, un racconto lieve che in maniera costante vuole raccontare il design e l’Italia di oggi”.
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