Doveva essere la seconda edizione più celebrativa ancora della rinnovata spinta urbanistica avanguardistica di Milano. Il successo di Milano Arch Week non deve però farci dimenticare che le divergenze sullo sviluppo della città esistono e si protraranno anche in futuro.
Sono soprattutto i grattacieli di Porta Nuova a creare dibattito. E non è detto che questo sia un fallimento, anzi. Una città che riflette su se stessa e che crea partecipazione, è in qualche modo una città che si arricchisce.
Ci ha pensato Jacques Herzog a ravvivare gli animi dei partecipanti agli eventi nella Milano Arch Week 2018. Lui, archistar internazionale che ha firmato la location della Fondazione Feltrinelli, innamorato delle geometrie della città. Ha osato dire davanti a una platea in adorazione, invitato da Stefano Boeri, la mente della Arch Week e la firma del Bosco Verticale, che “i grattacieli devono essere legati a un contesto”. Discussione a valanga, dopo parole di questo tipo, anche perché la settimana di eventi ha avuto come titolo “Urbania, uno sguardo sul futuro delle città” in quella che è la nuova capitale dell’architettura mondiale.
Porta Nuova crea interesse, anche perché all’estero il nostro Paese è visto come custode di beni intoccabili e quindi è strano che si sia insediato un quartiere avveniristico nel cuore di una città ben consolidata. Ora si aspetta a ottobre l’apertura del giardino accanto al campo di grano da dove si potrà vedere tutto lo skyline del quartiere, e dove gli 8 milioni di visitatori all’anno che transitano da qui potranno ristorarsi.
Il mix di abitazioni, verde, attività commerciali e lavorative è stata una scommessa di questa area per Milano. E le riflessioni sulla riuscita del progetto che viene studiato nel mondo, ci sono state sia alla Fondazione Feltrinelli (con il ciclo About a City. Places, ideas and rights for 2030 citizens) che alla Triennale, altro punto nevralgico degli appuntamenti di Milano Arch Week.
Ma c’è stato anche tanto tempo per condividere quello che di bello c’è in città. Come le mattinate dedicate a passeggiate, incursioni, visite guidate alle architetture milanesi e ai Vesparch , gli itinerari urbani in sella alla Vespa ideati da Stefano Boeri.