16 Ottobre 2022

Torre Fara, architettura futurista sul Mar Ligure

Il lavoro del fotografo d'architettura Gianluca Giordano restituisce la bellezza di un edificio di epoca fascista recuperato a Chiavari. Usato come colonia, oggi è struttura turistica.

16 Ottobre 2022

Torre Fara, architettura futurista sul Mar Ligure

Il lavoro del fotografo d'architettura Gianluca Giordano restituisce la bellezza di un edificio di epoca fascista recuperato a Chiavari. Usato come colonia, oggi è struttura turistica.

16 Ottobre 2022

Torre Fara, architettura futurista sul Mar Ligure

Il lavoro del fotografo d'architettura Gianluca Giordano restituisce la bellezza di un edificio di epoca fascista recuperato a Chiavari. Usato come colonia, oggi è struttura turistica.

Nel nuovo quartiere residenziale di via Preli, a Chiavari, in provincia di Genova, c’è una delle meraviglie architettoniche d’Italia meno conosciute. Si chiama Torre Fara e sorge dove la collina delle Grazie incontra il mare, simbolo della nuova passeggiata recuperata da poco a ridosso della spiaggia, che unisce il quartiere con la piazzetta dei pescatori, una delle zone più caratteristiche e storiche della città ligure. Il progetto fotografico che presentiamo in questo articolo è a opera del fotografo di architettura Gianluca Giordano, già famoso per aver fatto emergere le meraviglie nascoste dello stile olivettiano di Ivrea (di cui avevamo parlato qui).

Si tratta di un edifcio a torre, realizzato negli anni Trenta del Novecento su progetto dell’ingegnere Camillo Nardi Greco (1887-1968), in collaborazione con l’architetto Lorenzo Castello. Inaugurata nel 1935 poteva ospitare per la vacanza al mare sul Golfo del Tigullio 400 bambini.

Con la riqualifcazione dell’ex colonia Fara per questa architettura futurista è iniziata una nuova vita. Ora al piano terra e il primo piano si trova il Grand Hotel Torre Fara, con nell’emiciclo centrale, dalla vista mozzafato, un ristorante.Mentre al piano terra si trova oltre alla spa, un auditorium il bar con dehors nel parco. Nei restanti nove piani sono stati realizzati 18 appartamenti, con un massimo di 2 per piano, come richiesto dalla Soprintendenza.

La colonia Fara, rinominata Torre Fara, è un edificio civile italiano di Chiavari in provincia di Genova. Nata come colonia estiva in epoca fascista, servì nel dopoguerra come albergo della gioventù e andò incontro a progressivo abbandono e degrado. Ceduto dal comune di Chiavari alla società Fara srl il 31 ottobre 2013, fu ristrutturato tra il 2017 e il 2018 e adibito a uso civile e turistico.

L’ apparato decorativo della Colonia Fara, citato dal critico d’arte Franco Sborgi, conserva affreschi di buona fattura e ispirati all’ aeropittura futurista, sono oggi visibili dopo un accurato intervento di restauro.
Gli affreschi si rifanno al linguaggio dell’ aeropittura futurista (di un secondo Futurismo esplicitamente partecipe agli eventi della prossima guerra mondiale) e costituiscono uno dei pochi documenti della pittura murale degli anni Trenta in Liguria.
L’autore è Demetrio Ghiringhelli, pittore e decoratore molto noto ed apprezzato nell’ambiente genovese della prima metà del Novecento, che per questi lavori fu in stretta connessione con l’architetto Nardi Greco fra il 1935 e il 1936.
Le grandi pitture murali, che misurano metri 4,20 di altezza per 2,70 di larghezza, sono collocate ai lati dei due accessi principali della Colonia Fara (Torre Fara) orientati verso nord.

Per il recupero della struttura sono stati usati materiali storicamente accertati nella loro collocazione originale, come l’ardesia e il travertino, la fnitura a spessore in facciata, tipo ‘cocciopesto’, per arrivare ad alcuni mobili d’epoca, restaurati e forniti da diversi
atelier di antiquariato e modernariato, o le nuove pergole sulle terrazze, quale mediazione tra costruito e paesaggio, nella migliore tradizione del movimento moderno. Ma non sarebbe un intervento in un edifcio di impronta futurista se non guardasse anche al futuro dei dettagli tecnici. Una scelta doverosa per la sostenibilità ambientale, ottenuta inserendo un impianto geotermico, che rende
Torre Fara indipendente da combustibili fossili, domotica di ultima generazione e isolamenti che non intaccano il suo aspetto, tanto da pregiarsi della classe energetica A. Quasi una rarità per il recupero di un edifcio razionalista vecchio di 80 anni, ma che ora è godibile in tutto il suo splendore, qui attraverso gli scatti dal fotografo di architettura Gianluca Giordano.

Giordano dice: “Mentre rivedo le immagini di Torre Fara, provo una certa nostalgia un’uscita in barca questa estate, quando lo sguardo fisso verso la Torre Fara me la faceva immaginare come una nave pronta a salpare in mare aperto, col suo grande fumaiolo. L’immaginazione e la fantasia avevano trasformato una giornata di lavoro in una gita ricca di stupore”.

Un investimento di quasi 30 milioni di euro, ha ripristinato a Chiavari l’antica bellezza architettonica della torre progettata negli anni 30 del Novecento. Assicurata anche una ricaduta positiva sul territorio, in quanto tutti i lavori sono stati eseguiti da aziende locali, facendo così intervenire maestranze locali e privilegiando materiali di provenienza regionale. Il tutto su progetto dell’architetto Enrico Pinna, dello studio Pinna Viardo Architetti di Genova, noto per i recuperi del moderno, dell’architetta Sonja
Serventi e del geometra Alessio Gotelli di Chiavari. Una scelta sostenibile su scala sociale, quella effettuata, che si è spinta oltre, sempre a firma dell’architetto Enrico Pinna, riqualifcando anche la passeggiata sul mare di via Preli a favore della cittadinanza che ora ne può usufruirne senza
barriere.
L’edificio a torre si compone di due volumi. Un corpo inferiore orizzontale, dall’impronta
complessiva di 1300 metri quadrati, su cui svetta un volume verticale arrotondato
alto 49 metri. Dopo la sua breve fase quale colonia, nel secondo dopoguerra
Torre Fara fu oggetto di diverse manomissioni per nuove destinazioni d’uso,
ma negli anni Ottanta del secolo scorso fu abbandonata, nonostante la posizione
davvero unica con una vista che spazia da Portofno a Punta Manara.
Per arrivare al risultato odierno ci sono voluti alcuni anni, sotto la sorveglianza della
Soprintendenza Archeologica Belle Arti e Paesaggio della Liguria, la quale ha
seguito le campionature delle colorazioni, il restauro e le reintegrazioni operate
sulle aeropitture che abbellivano la struttura originale.

Nella Colonia Fara di Chiavari la ricerca formale si muove tra i noti riferimenti di figure desunte dalle teorie futuriste e dalle avanguardie russe, tra i quali l’estetica della macchina e della velocità. Il fabbricato, con le sue forme curvilinee ed il basamento ad ali laterali simmetriche rimanda all’architettura dell’aeroplano, laica mitologia del dinamismo futurista, e pare direttamente ispirarsi ai progetti di Enrico Prampolini e Adalberto Libera per il Padiglione Italiano dell’Esposizione Universale di Chicago (1923-33). Nella sagoma arrotondata della torre svettante, allusivo è il riferimento alla tolda delle navi, all’avvenirismo visionario dei fari portuali, delle aerostazioni e dei grattacieli meccanici delle metropoli futuriste immortalate nei progetti e nelle aeropitture.

Oltre alla sua posizione strategica il Grand Hotel vanta esclusivi servizi come l’accesso diretto alla spiaggia, la piscina esterna e il Torre Fara – Lounge & Bistrot, un moderno locale dove sorseggiare il proprio cocktail cullati dallo sciabordio delle onde e da un magico tramonto su Portofino. Oltre alle 31 camere è possibile riservare due suites con terrazzo e patio.

Non stupisce l’attenzione che viene mostrata dalla pubblicistica dell’epoca al momento della realizzazione dell’opera. Le principali riviste italiane di architettura diedero ampio risalto all’opera di Nardi Greco: nel settembre 1936, il periodico francese Le Technique des Travaux dedicò alla colonia ligure la pagina di copertina, recependo immediatamente la valenza iconica del manufatto, vera architettura parlante dello spirito mediterraneo ed europeo.

Progetto: Pinna Viardo Architetti- Genova
architetto Sonja Serventi – Chiavari
geometra Alessio Gotelli – Chiavari
Struttura: ing. Salvatore Cantarella – studio Edilconsulting – Chiavari
Impianti: ing. Alberto Sanguineti, arch. Luca Conti Repetto – studio Inartech -Chiavari
Direzione Lavori: geometra Alessio Gotelli – Chiavari
Capo Cantiere: Enrico Basso – Chiavari
Costruttore: Edilido srl – Chiavari
Cliente: Sicietà Fara Srl
Luogo: Chiavari, Italia

Fotoservizio Torre Fara aprile 2022/agosto 2022 concesso a The Way Magazine da Gianluca Giordano

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