6 Maggio 2016

On The Time Edge (6-26 maggio)

6 Maggio 2016

On The Time Edge (6-26 maggio)

6 Maggio 2016

On The Time Edge (6-26 maggio)

ON THE TIME EDGE

fotografie di Francesco Cianciotta a cura di Paola Riccardi

Visioni personali raccolte durante un lungo soggiorno a Riyadh restituiscono una dimensione sospesa e atemporale densa di ossimori: giorno e notte, fuori e dentro, visione soggettiva o periferica. Uno straniamento riproposto con visioni sdoppiate in dittici. Raccolte in quasi un anno di permanenza nel Paese, le immagini di On The Time Edge raccontano soprattutto un viaggio interiore scandito da un tempo che è naturale e illusorio al tempo stesso, reale e metaforico, percepito o immaginato. Una riflessione che conduce oltre i luoghi osservati, ai confini dell’Uomo.

Ai miei di occhi di occidentale l’Arabia Saudita è apparsa fin dall’inizio come un rebus con scarse possibilità di soluzioni. Vedevo elementi di un passato quasi arcaico sovrapporsi a situazioni dove la modernità tecnologica si impone sia a livello di architettura della città che nelle relazioni tra gli individui grazie all’uso intensivo, quasi compulsivo, di internet e degli smartphone con cui i ragazzi si contattano via chat nei centri commerciali aggirando le restrizioni che regolamentano i rapporti tra i sessi. Accanto ai grandi e lussuosi centri  commerciali dove ci si ripara dal caldo e dal vento sabbioso, si trovano le aree più popolari affollate di immigrati egiziani, pakistani, bengalesi, sudanesi e dove risuonano le grida, dove la confusione alberga e odori speziati tipici dei suk emanano prepotenti pizzicando le narici da piccoli negozietti stipati fino all’inverosimile. E’ un rebus senza soluzione e per tentare di comprenderlo ho fatto molti passi indietro, prima che gli strumenti per costruire i giudizi si imponessero dirigendo una visione perlopiù fatta di rassicuranti stereotipi. La fotografia è il mezzo con cui indago la realtà che mi circonda, le immagini che raccolgo nei miei viaggi esprimono una dimensione strettamente connessa alle mie emozioni, perlopiù costituite da pacato stupore. Così come sempre, ho raccolto queste emozioni a Riyadh durante otto mesi di residenza passati a seguire un progetto per un ente governativo locale. E al termine di questa esperienza ho cercato una restituzione di queste emozioni nella serie di scatti che presento in questa mostra. Sono note di viaggio, frammenti, ‘visioni sdoppiate’ che, nell’impossibilità di trovare soluzioni all’enigma, sono espresse in dittici, giustapposte per contrasti accostate come ossimori.

Così mi sono sentito, di questo son certo.

Nato a Roma nel 1960, vive e lavora a Milano. Fotografo, viaggiatore, sociologo, consulente aziendale, conduttore televisivo; la fotografia è per lui da sempre ambito di narrazione visiva e di ricerca artistica. Ha sviluppato con pieno consenso della critica una poetica personale basata sull’osservazione della realtà circostante e sulla corrispondenza di essa con stati d’animo, pensieri e attitudini dell’Uomo (e di conseguenza dell’Io narrante). La sua ricerca fotografica, inizialmente legata al ruolo di manager di una multinazionale e incentrata sui luoghi dell’attesa per eccellenza: gli areoporti, è raccolta nella Trilogia del Manager Errante, che comprende A journey apart, Concrete Pause e Impermanent Rooms.

Attratto inoltre dalle nuove tecnologie e dagli specifici linguaggi ad esse legati, ha iniziato da alcuni anni una ricerca fotografica utilizzando per propri scatti cellulari di uso comune e smartphone. Da questa ricerca sono scaturiti progetti in varie direzioni, tra cui: Genius Loci‘, una osservazione del paesaggio italiano esposto a partire dal dicembre 2012 in diverse personali e collettive, e Milano Sunrise, esplorazione sui mutamenti dello skyline milanese a seguito del nuovo sviluppo urbano. Sempre all’interno di questa ricerca sta effettuando per conto della ONG Perigeo una vasta documentazione dei luoghi legati ai progetti di Peacebuilding Musée sans frontières in Etiopia e Somalia e presentati in una prima edizione a Milano nella mostra Nagà Nagà (2015).

fcianciotta@gmail.com

 

INAUGURAZIONE

venerdì 6 maggio 2016

dalle ore 19.00

Galleria espositiva El Bagnin De Gorla

La mostra è visitabile fino al 26 maggio 2016

ingresso libero negli orari di apertura:

dal martedì alla domenica dalle 11.00 alle 24.00

lunedì dalle 16.00 alle 24.00

 

informazioni

Cascina MartesanaMilano

Via bertelli 44 (MM Turro – Gorla) Milano

etc@cascinamartesana.com

 

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