C’è il mare visto da dentro nella moda che Alberto Zambelli ha ideato per la fall winter 2019-2020. Un’ispirazione che traduce il mare e il suo movimento nelle profondità, dove l’occhio umano di rado arriva, perché l’immaginario fashion globale già per molti anni di è cibato di quello che il mare ci offre da sopra: l’azzurro, il sole, le spiagge. Qui invece, a Milano Moda Donna 2019, Zambelli ha fatto emergere le sue modelle come creature degli abissi forme organiche che danzano e si muovono al ritmo della corrente placida.
I volumi ampi si gonfiano e poi ritornano e si avviluppano su se stessi in forme decostruite e morbide, l’utilizzo della seta prelude a una capsule che lo stilista lancerà completamente eco-sostenibile. E di “mano amica”, si sa, il mare ha bisogno in questi anni di troppi maltrattamenti.
Anche per questo, nel 2019 la scelta di Zambelli assomiglia a una carezza che l’ingegno umano vuol dare all’elemento che gli ha dato la vita. Con rispetto e riconoscenza, i vestiti imitano le iridescenze delle onde, la seta scivola cadente sul corpo, il velluto si annoda e l’organza, come se l’acqua la sostenesse, forma voluminose rotondità.
I colori sembrano filtrati come se la corrente con il suo movimento li avesse levigati, le tonalità fossero mutate nella profondità del mare e la luce brillasse soltanto nei punti in cui l’acqua le fa da specchio.
Foto sfilata Alberto Zambelli Autunno Inverno 2019/2020 scattate da Gianni Foraboschi per The Way Magazine.