Bello lo è sempre stato, anche se non lo ammette, ma Fabio Marino, modello milanese prossimo ai cinquant’anni è davvero un prodigio della natura. È un curato colletto bianco di giorno, e un sicuro e affascinante uomo immagine la sera. È conteso da sartorie e brand di moda ed è conosciuto nell’ambiente dei fotografi per essere il manista più bravo di Milano. Cos’è un manista? E cosa significa fare il modello a 50 anni? Lo abbiamo incontrato per farci raccontare tutto.

Fabio, anzitutto tu sei un uomo di moda per caso. Fai altro nella vita, giusto?
Sì, vado regolarmente ogni giorno in ufficio come negli ultimi 30 anni. Solo che da settembre scorso ho deciso di cambiare la mia immagine e iniziare a postare foto sui social. E oggi sono seguito da oltre 5mila persone.
Cosa è successo?
Avevo iniziato a fare delle comparse qualche anno fa per entrare in questo mondo. Ho cercato di lavorare col mio fisico perché mi sentivo cambiato rispetto alla timidezza dei miei vent’anni. Lo so può sembrare strano, ma io ero davvero un’altra persona da giovane. Ora con l’avvicinarsi dei 50 mi sono riscattato. E ho acquisito sicurezza.
Come fai, mi viene da chiederti come premessa, a mantenerti così bene?
Faccio quello che mi piace, finalmente. Un po’ come dice il mio tatuaggio sul petto Fa ciò che ami, ama ciò che fai. Ho iniziato a crederci quando da una Polaroid scattata da un mio amico mi hanno iniziato a chiamare per farmi lavorare con le mani nei servizi fotografici.
Però non dirmi che non stai attento a quello che mangi…
Certo, è una regola basilare, sono determinato, non eccedo e vado in palestra tre volte a settimana. Non voglio diventare grosso perché sono fiero della mia taglia 48. Mi fa star bene e mi fa lavorare con gli abiti, è perfetta.
Cos’è un manista?
Il 99% delle mani che si vedono in ogni pubblicità sia video che in foto non appartengono al personaggio che è ritratto. È tutto un altro mondo che sono contento di aver conosciuto, mi chiamano mani di gomma, perché sono perfette per armeggiare con i prodotti, di velluto, le so muovere e le esercito come se fossero una fonte di lavoro. Beh, in effetti lo sono.

E poi cosa è successo?
Tutti mi dicevano: vabbè, le pubblicità con le mani le posso fare anche io. E invece gli addetti ai lavori mi dicevano che erano ben proporzionate e perfette per le riprese. E allora mi sono detto: è ora di far vedere anche il resto. E sono arrivato a sfilare, a fare servizi fotografici per uomo e a lanciarmi, tutto da solo, nel mondo della moda.
Come ti trovi in un ambiente così competitivo?
Avevo già fatto foto per pubblicità di oggetti che si vendono in Autogrill o le raccolte nelle edicole, ma anche per gioielli e altro. Avevo iniziato a capire quanto i dettagli siano importanti, a volte mi chiamavano perché le linee della vita erano particolarmente belle sulle mie mani. Non soffrivo competizione, finché non sono arrivato a sfilare all’alba dei 49 anni. C’erano un sacco di ragazzini alle selezioni per ogni tipo di evento in passerella. Però mi sono tolto dei grandi sfizi, come quello di essere scelto davanti a colleghi più giovani…che sembravano più vecchi di me.
È una rivincita per tutto il tempo che hai trascorso a sentirti troppo uguale agli altri?
Beh, non sono ancora oggi il tipo che sbandiera questo lato della mia vita. Sono riservato, solo sui social posto foto del mio secondo lavoro. Credo anche di essere migliorato col tempo, di essere arrivato solo ora a rappresentare il meglio di un uomo italiano a 50 anni. Da piccolo ero abbastanza comune, una figura che non si ricordava.
Sei appena stato alla sartoria Fiorella Ciaboco e hai fatto uno shooting per la prestigiosa casa napoletana Fordi. Che cosa attira in te?
Il fatto che posso adattarmi al look casual e a quello elegante. Io vorrei arrivare a rappresentare con la mia proporzione, il tipico uomo italiano all’estero. Mi sento soddisfatto nel riuscire a far qualcosa di legato al mio fisico a 50 anni, è di insegnamento anche per chi mi segue. Significa che una possibilità di sentirsi bene c’è anche in età non giovane. Non dico che tutti debbano avere popolarità nella mezza età, ma una possibilità di spiccare in qualche ambito, ecco, quella sì.

Che idea hai di te?
Mi definiscono un modello maturo ma io so di avere la testa da ragazzino, son rimasto a 30 anni, lo riconosco! Mi reputo una persona normale ma con una bellezza particolare del cinquantenne, quello che mi piace è dimostrare che alla mia età posso sognare. Sono uno dei pochi che vuol dire la propria età. Quando scattiamo le foto per me è una gioia, quello che trasmetti con una foto è tanto, voglio comunicare con la mia immagine. E vedo che chi mi guarda mi ripaga proprio con questa certezza: riesco a comunicare.

Un sogno?
Mi piacerebbe portare l’immagine dell’uomo italiano maturo all’estero. Il mio sogno è viaggiare per questo, portare un po’ di mio papà siciliano e mia madre abruzzese dentro di me e farlo vedere al mondo. Sono molto identificato con fotografia di posa, ogni fotografo ti dipinge come un pittore, in una maniera diversa e questa è una grande possibilità. Sto scoprendo continuamente altri lati di me che non conoscevo attraverso la fotografia. Ho partecipato anche a dei programmi tv e mi hanno detto che sembravo a mio agio, quindi sto pensando di studiare per propormi per qualche fiction.
Cos’è l’equilibrio per te?
È quello che ho raggiunto ora. E la cosa che più mi piace è che riesco a comunicarlo, perché spesso le persone mi dicono: ho visto una tua foto e mi hai comunicato serenità. Non bisogna fare il ragazzino a tutti i costi a 50 anni, io ho sfilato per sartorie classiche e ho indossato tight da sogno, che erano adatti a me anche se nella vita quotidiana mi metto i jeans stretti. L’equilibrio è anche sentirsi bene a essere se stessi, io non voglio assomigliare a nessuno.