Calabrese di origine e romana di adozione. È lei, Emanuela Salatino, l’anima pulsante e la mente alla base del suo brand di accessori donna. Bionda e riccia, la fashion designer è una donna curiosa e desiderosa di provare e sperimentare. Questo l’ha guidata, sin da piccina, a provare la creatività per mezzo di ago e filo.
È stato in quel contesto che ha iniziato a sviluppare le prime idee e i primi sogni nel mondo della moda che l’hanno guidata verso il presente. Il suo approccio? Non smettere mai di provarci.

“Ho coltivato sin da quando ero piccola una spiccata passione per la moda e soprattutto per i bijoux – ci racconta – . Quando ero una bambina realizzavo vestitini e gioiellini per le bamboline che regalavo alle mie amichette. Devo ammettere che l’attenzione e la passione verso il bello, il lusso, mi ha portato a frequentare una serie di corsi di moda e a svolgere formazione finalizzata alla lavorazione dei metalli. Poi, dopo varie esperienze lavorative nel campo ho scelto di creare la mia linea di ornamenti per il corpo“.
Emanuela dovuto fare un percorso graduale, di “gavetta” durante il quale ha svolto stage gratuiti e lavori sottopagati che però non si sposavano con il suo “spirito libero” che detesta le regole. È stato in quel momento che si è chiesta cosa davvero le mancasse. Il quesito le ha permesso di comprendere che si potevano coniugare due manifatture di pregio: l’arte orafa e l’arte sartoriale. Una unione legata ad un concetto antico: quello dell’atelier, sviluppato in modo moderno con un ritorno all’idea di unico, esclusivo, con prodotti, creazioni, di ottima fattura e qualità, interamente realizzate in Italia, completamente tagliate e cucite a mano. Un insieme di lavori che richiedono un’estrema precisione e che non tutti sono capaci di fare.
Parlando della sua realtà dichiara: “Il mio brand ambisce ad andare oltre il fast fashion e il del pret-à-porter in quanto vuole essere una produzione di nicchia, con collezioni ricercate, non banali che si distinguono per design, materiale, manifattura. La mia produzione si focalizza su di un pubblico, evoluto e colto, che cerca prodotti non omologati.”
C’è anche una volontà di incidere con la sua moda in altri ambiti. Emanuela Salatino lo spiega così: “Desidero dare un messaggio preciso, mostrare qualcosa di nuovo che faccia pensare “Wow, lo voglio”. Ambisco a far percepire la bellezza del prodotto e il lavoro di creazione e realizzazione che c’è dietro. Plasmare la materia per darle carattere e nuova vita. Voglio comunicare il piacere di lavorare con le mani, valorizzare un ritorno alle origini.”
I materiali che usa Emanuela sono vari. In particolare, sono ecopelle e pelle, riciclata, che recupera da scarti di lavorazione industriale (i suoi fornitori sono aziende che producono borse e scarpe). Lei ha scelto la pelle perché è un passe-partout da sfoggiare giorno e sera. Rappresenta un materiale duttile che si presta bene a varie lavorazioni. Inoltre, il bijoux in pelle è la rappresentazione di creatività e design. Prodotti che rappresentano un universo dove la fantasia è chiamata ad interpretare in chiave leggera ed easy il mondo dei preziosi. Secondo la creativa la pelle permette di non avere elementi metallici a diretto contatto con il corpo e poi è un materiale troppo “prezioso” per non riutilizzare tutto e buttare via solo lo stretto necessario.
Parlando della sua attività Emanuela Salatino dichiara: “Per me è una sfida quotidiana in un mondo, una società ed un lavoro, che corrono sempre più velocemente e non sempre nelle giuste direzioni, e che hanno come parole d’ordine: connessione, community, competitività, innovazione, trasversalità, in un mercato globale complesso ed affollato. Personalmente fatta da sperimentazioni, idee che vengono all’improvviso, viaggi, riunioni, incontri con clienti, prove, attese, notti insonni passate a disegnare…il tutto condito da tanta passione, pura, ed un pizzico di follia che non guasta mai. Crederci sempre senza arrendersi mai.”
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Testo a cura di Francesca Rizzi