Carpisa continua la proficua collaborazione con l’attrice spagnola Penelope Cruz e la porta addirittura in casa, a Caserta. Il brand campano di borse e accessori ha svelato le prime immagini della campagna autunno/inverno 2016/2017 scattate lo scorso maggio nella Reggia di Caserta, uno dei tesori dell’arte e architettura del Settecento italiano.

Il setting per la campagna è piaciuto talmente alla diva che già tempo fa aveva pubblicato sul suo account Instagram una foto molto suggestiva con parole di ammirazione, o meglio, hashtag quali #palaciocaserta #wow #tiamoitalia #casertaroyalpalace #selfie #carpisa #secretproject.
La location, dal 1997 inserita nella lista del Patrimonio mondiale dell’umanità dell’Unesco, e già teatro di shooting internazionali come Guerre Stellari, è in tema con gli elementi stilistici della nuova collezione borse ispirate alle riche testimonianze del monumento vanvitelliano.
I colori scelti da Carpisa per la collezione invernale (il mostarda e il rosso mattone, il tortora, il verde in tutte le sue nuances e il rosso) fanno da contrappunto a saloni barocchi e pennellano di glamour le ambientazioni naturali del sontuoso giardino reale. L’attrice che per 3 volte ha sfiorato il premio Oscar, si muove a suo agio con queste creazioni. Non è la prima volta che collabora col brand, visto che già in passato ha disegnato delle capsule collection per Carpisa con sua sorella Monica.
Anche lo zaino, che è il pezzo simbolo della nuova collezione, è raffinato, così come l’idea di personalizzazione con le lettere in metallo, lucchetti e spille che rendono unica ogni borsa.
La campagna pubblicitaria è stata realizzata dalla fotografa danese Signe Vilstrup (che aveva ritratto già Liv Tyler per Pilgrim e le campagne per i profumi di Armani) ovviamente presentata con orgoglio dal presidente di Carpisa Raffaele Carlino, titolare con il socio Gianluigi Cimmino anche dei noti marchi Yamamay e Jaked. Secondo Carlino “molti clienti dopo aver visto le prime foto con la Cruz alla Reggia hanno raddoppiato gli ordini“.