21 Febbraio 2024

Fifties Fashion, quando l’Italia inventò la moda couture

All'Accademia del Lusso di via Montenapoleone a Milano, i capi iconici dall'archivio Gattinoni in mostra. Compreso il famoso vestito di Anita Ekberg ne "La Dolce Vita".

21 Febbraio 2024

Fifties Fashion, quando l’Italia inventò la moda couture

All'Accademia del Lusso di via Montenapoleone a Milano, i capi iconici dall'archivio Gattinoni in mostra. Compreso il famoso vestito di Anita Ekberg ne "La Dolce Vita".

21 Febbraio 2024

Fifties Fashion, quando l’Italia inventò la moda couture

All'Accademia del Lusso di via Montenapoleone a Milano, i capi iconici dall'archivio Gattinoni in mostra. Compreso il famoso vestito di Anita Ekberg ne "La Dolce Vita".

La famosa scena della Fontana di Trevi ne “La Dolce Vita di Federico Fellini (1960, 4 candidature agli Oscar 1962 e uno vinto) è famosa per tre protagonisti: il monumento, l’attrice (Anita Ekberg) e il vestito che indossava. Quel vestito iconico di Fernanda Gattinoni è in esposizione fino a fine febbraio 2024 al quarto piano di via Montenapoleone 5, sede dell’Accademia del Lusso. A ospitarlo è la mirabile mostra “Fifties in Fashion – La Couture anni ’50” realizzata con capi dagli archivi delle sartorie romane che negli anni Cinquanta hanno gettato le basi per la fondazione del mito della moda made in Italy.

Stefano Dominella (a sinistra col microfono) illustra il percorso espositivo di “Fifties in Fashion”. Ha fatto arrivare da Roma a Milano mirabili pezzi della sua collezione e capi iconici dell’archivio Gattinoni. L’evento all’Accademia del Lusso di via Montenapoleone è inserito nel calendario ufficiale di Milano Fashion Week 2024 della Camera nazionale della moda italiana.

L’esposizione ricorda attraverso una ricercata selezione di abiti originali il periodo irripetibile che dagli anni ’50 ha rivoluzionato lo stile della moda italiana creando la cultura del Made in Italy.”

Fifties in Fashion” è a cura di Stefano Dominella, presidente onorario della Maison Gattinoni Couture, ed è in collaborazione con Afro Fashion Association.

Gli abiti in mostra provengono dalla collezione privata di Stefano Dominella, che commenta così l’esposizione: “La miglior creatività non deve essere riservata a pochi, anche se spesso sembra così. Quando ci fa provare qualcosa diventa inarrestabile, ci proietta in tempi e in mondi inesplorati e così anche la moda, quella di un tempo che fu, potrà sorprenderci e accendere la voglia di esprimerci, sollecitati dalla storia, per nuove forme creative di libertà e cambiamento. Alla fine degli anni ‘40 fu proprio nella Capitale che alcuni tra i più talentuosi creatori di moda diedero vita alle loro attività con un estro artistico di tale portata da determinare l’ascesa e il consolidamento del Made in Italy in tutto il mondo”.

Esistono tre capi di questo abito iconico tra i più famosi della storia del cinema mondiale. Lo indossò la sera delle riprese nel 1959 Anita Ekberg per il felliniano “La dolce vita”. Si tratta di un abito a sirena di velluto nero con lungo strascico in georgette. Proviene dall’archivio Fernanda e Raniero Gattinoni.

In questa prospettiva l’esposizione Fifties in fashion è un’occasione preziosa, soprattutto per i più giovani che studiano design e altre materie connesse alla moda, di vedere da vicino le mirabilie della creatività e dell’alto artigianato italiano e di ammirare, tra le altre, le creazioni di Carosa, Fernanda Gattinoni, Tiziani, Schuberth, Antonelli, Fabiani, solo per citarne alcuni.

Accademia del Lusso si è fatta proponitrice di un’iniziativa unica nel suo genere, cioè coinvolgermi per curare una mostra storico-didattica aperta a tutte le scuole di design e non solo, affinché gli studenti abbiano un confronto visivo diretto sulle meraviglie creative e originali dei sarti-creatori artigianali del Made in Italy. Per anni ci si è rivolti al mondo dell’artigianato con quella tenerezza che si riserva alle cose del passato. La società odierna, invece, ha rivoluzionato la produzione artigianale offrendole nuove opportunità grazie a quella tecnologia che abbrevia i tempi di realizzazione del manufatto. L’artigianato creativo continua a sedurre perché si è saputo rinnovare.

Un excursus, quello di Fifties in fashion, che ha ravvivato la mia vocazione per la ricerca e l’approfondimento socioculturale di quel settore, la moda, in cui lavoro da molti anni e che ancora mi seduce e mi sorprende”.

Accademia del Lusso celebra la moda anni ‘50

Maurizio Gonnella, Direttore generale di Accademia del Lusso, sottolinea che: “La moda anni ’50 continua ad essere un must in epoca contemporanea. Gli anni ’50 sono l’era in cui lo stile diviene intreccio di innovazione, ricerca e nostalgia. Femminilità e sartorialità si fondono in un’unione perfetta, portando il Made in Italy nel mondo. Attraverso questa mostra, vogliamo celebrare questo periodo indimenticabile i cui valori sono alla base della filosofia di Accademia del Lusso: la valorizzazione del saper fare italiano. Inoltre, la scelta di ospitare questo prestigioso evento negli spazi di Accademia del Lusso in Via Montenapoleone vuole essere un ponte metaforico tra l’eleganza del passato e un luogo, simbolo della moda internazionale, che da anni è sinonimo di nuove tendenze”.

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