Per l’autunno/inverno 2024, Florania, marchio d’abbigliamento genderless, invita a immergersi in un mondo di dimensioni alternative, evocando luoghi fantastici dove personaggi misteriosi si muovono attraverso fessure e portali. Come la scala che conduce da una strada principale della città a un bar karaoke sotterraneo. Ambiente in cui è stata presentata la collezione a Milano Moda Donna in questo febbraio 2024. Questa visione unica richiama alla mente le atmosfere del romanzo “1Q84” di Haruki Murakami, dove fenomeni magici si intrecciano con la quotidianità, fornendo uno spunto di ispirazione per la collezione.
Il nuovo romanticismo punk di Florania si nutre di suggestioni della cultura e della tradizione giapponese, prendendo spunto dal lavoro del costumista Michiko Kitamura nel film “Ichi The Killer” di Takashi Miike e dalla sua interpretazione sfocata delle norme di genere nell’abbigliamento. La stampa dipinta a mano con acquarelli da Flora Rabitti svolge un ruolo cruciale nella narrazione della collezione, trasportandoci in paesaggi fantastici popolati da elementi naturali e grotteschi, ispirati al lavoro dell’illustratore americano Eyvind Earle.
La collezione F/W 2024
Tra i capi proposti duranti la Milano Fashion Week 2024 all’interno di un bar karaoke del quartiere di Chinatown troviamo cappotti e giacche sartoriali con intarsi, completi in maglia realizzati in patchwork di punti, maglioni e accessori in cachemire riciclato con tinture sperimentali. Le nuove proposte includono anche articoli streetwear come felpe con cappuccio e t-shirt, personalizzate da loghi e dipinti, realizzati in collaborazione con SPAARKD, una divisione di Pangaia, che si distingue per l’utilizzo di tessuti innovativi e materiali a ridotto impatto ambientale.
Gli accessori, progettati in collaborazione con la designer di gioielli Margherita Potenza, includono elementi metallici decostruiti come chiusure per borse, cravatte punk e cinture, aggiungendo un tocco di sofisticata eccentricità al look complessivo.
I tessuti, una sinfonia di sete soffici, lane, cuoio rigenerato e denim dipinto, raccontano storie di rinascita e trasformazione, con ogni capo e accessorio cucito in Italia seguendo una catena produttiva esclusivamente in Atelier Sociali, con Atelier Drittofilo a Mantova come principale partner.
Florania si impegna per una produzione sostenibile e collabora con partner come Sakura Collection e Kyocera Corporation, che forniscono tessuti artigianali giapponesi e stampe senza acqua, rispettivamente, seguendo una filosofia di design rigenerativo che si riflette nella narrazione visiva della collezione.
Report a cura di Chiara Baratti
