Eleganza, semplicità, naturalezza e leggerezze sussurrate caratterizzano la collezione Greta Boldini Primavera/Estate 2018.

Ispirato ai paesaggi catturati nelle fotografie di Franco Fontana ed al fascino di una Roma decadente raccontata nei film di Federico Fellini e Paolo Sorrentino, con particolare riferimento a “The young Pope”, Alexander Flagella fondatore e designer del marchio nell’esprimere le emozioni a fine sfilata ci racconta che: “Quello che cerco di fare con Greta Boldini è di emozionare attraverso la couture, una couture semplificata, priva di orpelli, pura, immacolata”. Per questo presenta una donna che “pur amando questa Roma, la trova decadente e sogna paesaggi sconfinati e purezza estetica come nelle fotografie di Franco Fontana” citato anche in scenografia con fascine di grano, ballette di paglia ricoperte da tessuti stampati, nei colori carta da zucchero ed avorio, che fungono da sedute per un bucolico quadro d’insieme.

Abiti che esprimono solennità, talvolta di ispirazione inequivocabilmente clericale, e leggerezza, come la brezza che carezza il grano nei campi, in preziosi chiffon, georgette e organze in seta pura, tulle e macramé.
Ma anche comodi e confortevoli come gli abiti lunghi in maglia, lavorati con carrè trasparenti, o pratici soprabiti in nylon antipioggia indossati su abiti da sera per “ripararsi da improvvisi acquazzoni estivi”. I colori vanno dal mattone, al verde, al lilla e all’avorio contrapposti al nero ed al rosso cardinale. Una collezione tutta da indossare.