La storia di Pomandère parte dalla camicia, un capo importante con cui è cresciuto Carlo Zanuso, direttore creativo e proprietario del brand. I suoi genitori avevano fondato un’azienda di camicie artigianali in Veneto e ora il marchio ha un total look sofisticato e ammiratissimo nel mondo, con molti pop-up store che ne segnalano la vivacità.
La collezione autunno/inverno 2019/20 è un viaggio itinerante e misterioso in Mongolia, specie con riferimento alla cultura nomade.
Anzitutto è un viaggio cromatico che veste la collezione di nuovi colori tra le molteplici tonalità di verde delle ampie steppe, l’azzurro inteso del cielo e il bianco corda delle yurte, abitazioni mobili come i loro abitanti, sempre alla ricerca di nuovi territori da esplorare. Orizzonti nomadi che raccontano l’universo di una donna che ricerca se stessa in una dimensione sempre diversa, senza porre mai radici. Una donna innamorata delle proprie emozioni, che non ha paura di ascoltarle e di farsi guidare dalproprio istinto per esprimere liberamente la sua femminilità, ricercata e pura.
Tradizione, esperienza e fantasia anche per il nome che s’ispira al Pomandère, un piccolo gioiello in metallo, portato dalle donne intorno al collo nel Settecento, riempito con erbe profumate, una specie di portafortuna che segue il ritmo delle stagioni e del tempo e che diventa un simbolo dell’universo di Carlo Zanuso.
Per questo inverno, soffici e morbide lane mohair, lane cotte, panni e bouclè di lana, velluti con ricami trapuntati proposti in colori intensi e in texture dalla forte identità sonoiprotagonisti caldi ed avvolgenti della collezione,come le stuoie colorate e i tappeti di feltro di lana di pecora che portano calore nelle abitazioni mongole.
Cupro, habutai di seta, lurex e paillettes esplorano nuovi volumi in uno slancio verso la contemporaneità, con forme fluide ed asciutte. Scoverete il giallo Mongolia e l’oro steppa, i colori del deserto come il flamingo, la terracotta, la stampa fiore del deserto, il goji, il latte e il deserto.