Milano Moda Uomo 2017 ha avuto un epilogo insolito e suggestivo. La sfilata dei talenti dello Ied di Milano, La Forma (In)Finita, Défilé IED 2017 con il patrocinio di Regione Lombardia.
A Milano, nel grattacielo di Gio Ponti simbolo della rinascita cittadina degli anni Cinquanta, un appuntamento di design innovativo, sperimentale, in grado di ripensare radicalmente i rapporti con il passato. È a partire da questi concetti chiave che la Scuola di Moda di IED Milano ha mandato in passerella le creazioni dei suoi migliori studenti del terzo anno del corso di Fashion Design.
Dodici collezioni, un unico e profondo legame con la tradizione del design italiano. Al belvedere Enzo Jannacci di palazzo Pirelli al 31esimo piano abbiamo visto designer che hanno creato un proprio marchio omonimo, come Tommaso Aquilano e Roberto Rimondi di Aquilano, Rimondi, Andrea Pompilio, Lucio Vanotti, Chicca Lualdi, Tomaso Anfossi e Francesco Ferrari di Co|T. Altri invece lavorano per importanti maison, come Alberto Caliri, Design Director di Missoni, Quentin Bernard, Design Director di Moschino, Katiuscia Fagiolini, Design Director di Pierre Balmain. Dopo un accurato processo di selezione, sono diventati protagonisti del défilé solo i progetti migliori, quelli che si sono distinti per ricercatezza estetica, elaborazione del concept, innovazione nell’utilizzo delle forme e dei materiali.
Abbiamo visto e ammirato grande preparazione e coraggiose proposte, total look che non lesinava avventurosi concetti espressivi dagli accessori ai tessuti, tutto in omaggio all’estrema creatività senza confini che lo spazio suggeriva. Molto azzeccata anche la regia della sfilata, che aveva previsto intermezzo musicale di un ensemble di archi al centro sala solo durante i cambi di scena, tra una sfilata e l’altra. La cavalcata dei modelli, invece, avveniva in un irreale clima di silenzio. Si sentivano solo i tacchi sul pavimento al 31esimo piano. La silent catwalk ci ha davvero stupiti.