Fally Kou è uno dei selezionati stilisti che ha partecipato alla mostra “Leonardo Prigioniero del volo”, una trasposizione in moda delle opere, sia figurative che di ingegno, del genio Da Vinci curata dalla scuola milanese Teatro della Moda diretta da Alessandro D’Ambra.
“Ho 31 anni e sono cresciuto in Costa d’Avorio e poi dopo un passaggio in nigeria sono arrivato in Italia”, ci racconta orgoglioso del suo percorso. Ve ne parliamo perché il suo abito, che ha presentato con successo alla mostra questo inverno a Palazzo Morando, è stato ammiratissimo e ha messo in luce le sue potenzialità. La sua storia costituisce anche un bell’esempio di riscatto che sicuramento è di ispirazione a tanti ragazzi che come lui arrivano in Italia con un sogno di creatività.
“A Milano sono da tre anni e frequento la scuola di moda Burgo, voglio diventare stilista di alta moda. In patria ho già frequentato una scuola di sartoria, prima in Costa d’Avorio e poi Nigeria ho lavorato tre anni. La committetente era una stilista, Wanasambo che ha aperto la sartoria e io creavo vestiti, per uomo e donna. Una palestra molto importante per la mia formazione“.
Fally dice di aver organizzato qualche sfilata in passato, “ma la mostra di Palazzo Morando è stata il mio debutto ufficiale. Sono entusiasta della prova, voglio essere valutato per le mie capacità e arrivare eventualmente al successo”.
Fally ha una sconfinata ammirazione per lo stile italiano: “Mi piace la moda italiana per quello sono rimasto qua, mi piace molto anche perché quando ero nel mio paese a fare il corso di moda studiavo sulle cuciture d’Italia. Questo è il paese dei miei riferimenti, come Dolce e Gabbana che fanno una moda più giovane e trendy”.
Fally crea instancabilmente e lo fa soprattutto per le donne: “Creare indumenti di moda per donne eleganti è sempre stato il mio forte, faccio entrambi i sessi ma le basi delle mie creazioni sono per le donne, soprattutto vestiti classici e abiti da sera. Perché una donna elegante sta bene con abiti che prendono forma, dai tagli morbidi con buone finiture”.
Dopo essersi distinto per la mostra a Palazzo Morando di Leonardo 500 in questo inverno, oggi Fally è tutto concentrato sul portare a termine il suo percorso formativo entro giugno 2020.
E ci confida di avere un progetto preciso: “Desiderio di rimanere in Italia, p andare dove mi manda il lavoro. Mi piace molto il lago di Como, bellissimo, mi piacerebbe creare un mio laboratorio con altri creativi come me, magari in città o in zone come quelle del lago. Sono entusiasmato dalle collaborazioni”.