Martino Midali ambienta gli abiti per la prossima stagione invernale in una scenografia insolita. Di un freddo quasi incantato. La natura in un quadro riporta ai luoghi magici delle fiabe per l’autunno inverno 2017/2018, alberi spogliati, verticali fili grigi sussurrano l’inverno. L’inverno eterno. Un inverno da riscaldare.
La betulla, elegante dama bianca dei boschi. “Inquadro e scatto. Tutte le mie emozioni sono in questa collezione.
Chi crea deve anche ascoltare il non detto e ogni stagione provo a capire e interpretare in quale infinito mi trovo.
Una moda indipendente, la mia, non come valore aggiunto ma come dovere sociale nei confronti di una donna che affronta la vita, si mette in gioco, desidera, sogna…” dice lo stilista.
La donna Martino Midali ama un lusso contenuto, di eleganza e non di ostentazione, di una pacata sensualità. Grazie a questo suo senso della misura, indica la strada verso l’essenziale. Il jersey rinasce con lo chiffon, imprimendo maggiore sofisticatezza alle mise più fluide. Il pantalone si stratifica rendendo il passo più leggero e misterioso. Gli abiti in lurex diventano vanitosi donando una scia di bagliori.
Minerali rilievi: la luce diventa solida, ridisegna campi precisi. Micro grafismi d’incisione, di una sapiente tecnica orafa per i tessuti dei blazer di effetto metallico, più geometrico quasi cesellato quello color bronzo e romantico con fiori serigrafati quello argentato.
Texture ricche contrastano le superficie liscie, giochi di matte e lucido donano profondità al nero _ bordeaux.
Esotismo & stupore per la giacca stampata gobelin come gli arazzi che si fabbricavano a mano nei secoli addietro. Un orientalismo urbano con motivi floreali ed esotici replicati tipici dell’epoca coloniale. Un pezzo d’eccezione, unica nel suo genere.
Velluto regale è l’elemento più opulento della gamma. Profondo, dai toni brillanti, un po’ cangiante dona ai capi infinite sfumature. Dal velvet nero, al blu notte al rosso marsala al verde bottiglia. Tinte solide per una piccola capsule di giacche, bluse, pantaloni e top fluttuanti e impalpabili, dal tatto scivoloso.
Metamorfosi del colore|di impeto tumultuoso, di una costante vibrazione emotiva, il colore scansiona magicamente sensazioni, tornano alla memoria i sapori della natura. I colori di base restano i brown declinati in tonalità calde, il grigio è argilloso e si mixa con le tinte più militari, inedito nell’eskimo rivestito di eco-pelliccia con cappuccio.
Il bordeaux diventa il nuovo nero, a volte intenso, delle volte scuro.