Finiti, riabilitati, superpagati, miracolati. Gli influencer di moda che fanno bella mostra di sé durante le fashion week sono al centro di un grande dilemma nel fashion system. Vestirsi (o tra-vestirsi?) davanti alle sfilate dei grandi brand per farsi notare è un fenomeno che finirà?
LE AVVISAGLIE – I primi a interrompere la catena gioiosa – e facoltosa – degli street-style kings & queens sono stati i fotografi. L’anno scorso hanno postato una protesta su Instagram: #noFreePhotos, contro gli influencer che ripostano le proprie foto scattate dai professionisti senza nemmeno dargli credito. Perché tanta attenzione? Perché per mettersi in posa davanti a una location con alcuni capi di abbigliamento, gli influencer prendono soldi. E i fotografi no.
EQUIVOCO – Il tutto si regge su un equivoco di fondo: la settimana della moda a Milano o Parigi è fatta dai grandi marchi che sfilano, ma sui giornali e blog spesso ci finiscono gli influencer che vanno a vederli con vestiti stravaganti. Chi va a vedere Dolce e Gabbana non necessariamente è vestito da loro. Anzi, con i grossi marchi spesso gli influencer giocano all’equivoco: “non ho l’invito ma mi reco lo stesso lì per farmi fotografare”, dicono. E pensare che negli anni 80 street-style era sinonimo di tendenza nata dal basso, spesso dai ghetti, con la creatività dei poveri ragazzini che inventavano stili e tendenze con il poco che avevano. A loro si ispiravano brand e stilisti che venivano chiamati street-style. Ora invece i “re” dello street-style sono in un meccanismo di corteggiamento reciproco con i brand di moda.
IL FOTOGRAFO – Federico Cannata, che ci ha fornito le bellissime foto della fashion week milanese per strada, ci dice: “C’è molto osare, e a me piace perché mi ispira e mi fa arrivare con l’immaginazione dove io non riesco. Ma lo stile sia di italiani che stranieri è molto vario, ovviamente. Ora prediligono colore, anche in inverno, ma mi sembra che l’orientamento che si vede in giro sia più asciutto. C’è una voglia di stupire ma anche di pulizia nell’abbigliamento che lo fa sembrare più accattivante”.
Tutte le declinazioni del verde emergono dalle foto che Federico ha raccolto e che ha impaginato per noi in omaggio alla cinematografia italiana: “Ci sono rimandi al vintage ma mi sono ritrovato con un bagaglio di foto davvero molto interessante, anche con stili eccessivi, chi fa street style cerca di omaggiare lo stile made in Italy quando vengono qui a Milano. E poi il mix è fondamentale e deve essere fatto con gusto: Candela Novembre che mette le sneaker sotto un abito elegante lo può fare perché ha molto stile”.
ANNA DELLO RUSSO – Un capitolo a parte merita la regina dello street-style, Anna Dello Russo, nata a Bari nel 1962 e salita nell’Olimpo del fashion celebrity circus da qualche anno. Con un’asta benefica in cui ha venduto 150 dei suoi preziosi capi storici, molti dicono che si sta per chiudere un’era. Lei stessa, al New York Times ha dichiarato che la fine degli influencer è vicina. “Nel senso che la prossima generazione capirà che emergere e avere visibilità non è la sola strada al successo”. Detto da lei, fa riflettere.
Fotoservizio Milano Fashio Week 2018 street style: Federico Cannata per The Way Magazine.