
Marc Jacobs e i goth, un amore che ha generato una collezione inventiva (sebbene non rivoluzionaria) che ha già acceso gli entusiasmi a febbraio scorso, quando sulle passerelle di New York ha sgilato addirittura Lady Gaga. La star di Bad Romance col dark ha sempre flirtato.
Piuttosto è un’infatuazione molto europea quella che ha contagiato lo stilista newyorkese Marc Jacobs che non contento del fashion show di cui tutti hanno parlato, da qualche giorno sul suo account di Instagram sta svelando volti e styling della campagna promozionale che lancia la collezione invernale.
Vittoriani ed Elisabettiani che da decenni popolano la creatività visiva made in Britain sono stati saccheggiati da Jacobs. “Queste foto – dice lo stilista – rappresentano l’incarnazione di amore, onestà, coraggio, forza, curiosità e ispirazione. Questa collezione vuole spingersi oltre i limiti”.
E qui Marc Jacobs fa quello che le pr di tutto il mondo sognano: spiega il perché delle scelte dei testimonial eccellenti, che sono il cuore mediatico della campagna scattata dal premiatissimo fotografo inglese David Sims.
Marilyn Manson: “Ci siamo incontrati ad Halloween a Los Angeles dopo che era uscito Antichrist Superstar nel 1996.
The Beautiful People era così grottesco da risultare potente e frenetico, l’attrazione della repulsione”.
Susan Saradon: “Come molti teenager della mia generazione ho visto a ripetizione The Rocky Horror Picture Show che sembrava incitarci a essere diversi e coraggiosi. La Janet di Susan Sarandon era un crossdressing alieno che mi ha influenzato”.
Keiji Haino: “Un’esponente di musica alternativa e meditativa, conosciuta per il concetto giapponese di Ma, che vuol dire pausa o spazio. La sua creatività è ipnotica e semplice, molto strana”.
Missy Elliott: “Dal momento che ho sentito nel 1997 The Rain, la musica di Missy Elliott ha tenuto compagnia me e il mio team di giorno e di notte. Era un sogno lavorare con lei”.
John & Carlos: “Avevano posato per alcune campagne. E ora hanno accettato di posare per noi con vestiti da donna, anche se questa immagine splendida curata da Katie Grand in parte era ispirata da Lou Reed e Robert Mapplethorpe, in parte dal romanzo di Jean Genet Querelle de Brest”.
Insomma, Marc Jacobs con un nuovo twist rispolvera consapevolmente immaginari e icone che tra la fine degli anni 70 e per tutti gli anni 80 hanno influenzato la cultura popolare mondiale. Era la sera del 24 ottobre 1977 quando Karl Lagerfeld arrivò al party parigino Soirée Moratoire Noire a La Main Bleue, probabilmente la prima manifestazione pubblica del movimento gothic-dark. E da lì la moda non fu più la stessa.
Le foto del servizio sono tratte dall’account Instagram dello stilista Marc Jacobs. @themarcjacobs