Al confine russo tra Corea del Nord e Cina sorge Vladivostok, importante città portuale della Russia sul versante pacifico. Qui una comunità dinamica e operosa vive in una mescolanza di culture. Ed è questo intreccio che ha generato la collezione di moda Marga Fashion.
Si tratta di abiti di ispirazione musulmana in chiave moderna che unisce look audaci e d’avanguardia integrati in un prêt-à-porter sintesi di culture asiatiche. L’idea principale del marchio fondato dalla stilista Margot Avoyan è che l’abbigliamento musulmano possa essere espressivo e progressista. Margot ha già partecipato a concorsi internazionali di design e moda in Corea, Cina, San Pietroburgo, Mosca, Khabarovsk e Vladivostok, tre volte vincitrice del Premio presidenziale russo e in queste settimane è stata protagonista del composito mondo di proposte visto a Promenade della Moda, l’evento multiculturale dell’ultima Milano Fashion Week. “Per molto tempo ho lavorato nella direzione dell’avanguardia – ci racconta la stilista – poi ho creato il brand Marga, che richiama il mio nome. Questa collezione “Monsoni Orientali” unisce l’asiatico audace e l’oriente misterioso. Nella proposta ci sono capi multistrutturati, realizzati con materiali come similpelle, vernice in similpelle, neoprene, organza, jacquard”.
Margot ha iniziato a disegnare 15 anni fa e ha fatto dei costumi come creativa di altri brand e solo l’anno scorso ha fondato il brand Russia, giovando anche della vicinanza dell’avanguardia giapponese. Ma la sua resta modest fashion, un brand unico adatto a clienti musulmane (prevede la copertura del corpo di alcune parti senza rinunciare all’eleganza. “Per questo penso che vada bene anche per chi non è di quella fede religiosa”, precisa.

Ovviamente anche nella modest fashion ci sono differenze tra inverno ed estate. La collezione per i climi freddi è complicata, prevede molti strati mentre d’estate il marchio opta per tonalità di bianchi molto suggestive.
Per noi che ancora non siamo abituati totalmente a vedere questa proposta, l’impatto iniziale è forte. Per Marga Fashion arrivare in Italia lo è ancora di più. “Penso che Milano sia vista come la capitale della moda, ci sono un sacco di industrie e attenzioni ai materiali e all’eleganza. In più c’è una grande comunità musulmana che è al centro di altre comunità”.
Margot sa bene che solo Dolce e Gabbana quattro anni fa si erano addentrati in questi codici. E oggi vuole proseguire il lavoro di divulgazione e di soddisfazione dei potenziali clienti in questo momento storico.

“Con questi vestiti – racconta a The Way Magazine – non pensiamo solo ai paesi arabi ma vogliamo offrire uno stile che si può adattare alle città di tutto il mondo per i musulmami che vogliono essere portatori di tendenza adatta alle loro esigenze. La risposta in Italia mi ha stupito, era il nostro primo show dal vivo. Ho incontrato molte persone che sono rimaste contente di quello che hanno visto, oltre ad aver creato connessioni importanti”.
Un tocco d’Italia c’è anche in questa proposta. Con molta fatica, dato il momento storico, Margot ha lavorato su alcune stoffe che provengono proprio dalla nostra penisola. La stilista conclude: “Faccio una ricerca meticolosa di alta qualità, con pelle autentica, organza preziosa e altri materiali. Li lavoriamo a casa nostra e ora averle portate qui di nuovo in una veste definitiva è un’emozione forte. Voglio ringraziare Lilia Ticec che ha organizzato Promenade della Moda e mi ha permesso questa ribalta”.
