Massimo Crivelli è uno stilista sensibile e dalla genialità creativa. Sostiene la Fondazione Vertical e Iulia Barton, l’agenzia di moda che lavora in contesti insoliti e con i disabili, fin dai loro esordi e il brand quest’anno ha sfilato proprio all’evento di Barton per l’inclusione di tutti nel fashion system.
Alla sfilata-evento del Teatro Vetra di Milano al termine dell’ultima fashion week era presente Carlo Capasa presidente della Camera della Moda Italiana e i sei stilisti invitati hanno mandato in passerella modelle con amputazioni, o in carrozzella e normodotate. Il pubblico pagante ha devoluto con l’incasso che ha contribuito a costituire, i proventi ai laboratori degli ospedali Niguarda Ca’ Granda e San Paolo Hospital.
FUSION – La collezione autunno/inverno 2018-19 di Massimo Crivelli è chiamata Fusion dal segno alla forma perché includeva i grafisimi dell’immaginario animale visti attraverso la lente di un oriente mitologico tra Kunioshi ed Ertè. Reinterpretati e trasformati in forme e volumi proiettano la collezione ai nostri giorni tra suggestioni che sfiorano gli stili di un secolo, dagli anni ’30 ai ‘60 agli anni 80.
La firma di Crivelli è sempre nel territorio dell’eleganza sofisticata che è coniugata con ricerca e innovazione, tanto che l’arte del disegnare un look completo è sempre vista come singolo “masterpiece” dallo stilista nato a Varese che ha iniziato nell’azienda tessile di famiglia. Tagli geometrici e suggestioni architettoniche sono i suoi marchi di fabbrica.
La collezione vuole vestire con stile il quotidiano, proponendo dei look con una forte personalità di stile ma abbinabili con capi dall’aspetto e dalle fantasie tipicamente daywear. Le linee di avanguardia non vanno mai oltre la portabilità e la naturale femminilità mentre l’apparente rigore è sempre attualizzato e velatamente ironizzato da accenni di sportswear o di darkglamour.