15 Gennaio 2020

Quando la moda si innamora dei campioni (e viceversa)

Vincitori in campo e portatori di stile. Una partita che si gioca anche a colpi di eleganza per i miti degli sport mondiali.

15 Gennaio 2020

Quando la moda si innamora dei campioni (e viceversa)

Vincitori in campo e portatori di stile. Una partita che si gioca anche a colpi di eleganza per i miti degli sport mondiali.

15 Gennaio 2020

Quando la moda si innamora dei campioni (e viceversa)

Vincitori in campo e portatori di stile. Una partita che si gioca anche a colpi di eleganza per i miti degli sport mondiali.

Moda e calcio si sa, vanno spesso a braccetto: questo binomio è sempre più forte grazie anche alla relazione economica che sempre più con frequenza lega sponsor e società di calcio, un esempio su tutte il Napoli di De Laurentiis che vanta ben quattro sponsor legati al mondo della moda tra cui Enzo Castellano e Francesco Benigno.

Con la proliferazione nell’utilizzo dei social network, inoltre, gli sportivi più celebrati sono diventati grandi influencer capaci di portare alla ribalta brand e marchi non solo di abbigliamento sportivo, ma anche casual, e con la realizzazione di un solo spot pubblicitario hanno il potere di veicolare trend e mode in tutto il globo in pochi giorni. Senza scomodare il “re del fashion” David Beckham, che vanta più di 50 milioni di “mi piace” alla sua pagina Facebook, sono molti i calciatori che hanno creato una doppia attività, legando le proprie fortune sportive a quelle del business della moda: l’esempio più lampante dei nostri giorni potrebbe essere Cristiano Ronaldo, ma non è affatto l’unico. 

Indossatori, modelli ed imprenditori

Il ruolo dei calciatori nel mondo della moda non si limita al solo “influencer”: dopo l’apripista Beckham, sono stati diversi i calciatori che si sono legati al business delle passerelle. Uno su tutti è Zlatan Ibrahimovic: da pochissimo rientrato in Italia per risollevare le sorti di un Milan sfavorito dalle quote delle scommesse per le partite di calcio della Serie A, fa sorridere la dirigenza del club di Via Turati può sorridere non solo per le sure prestazioni in campo ma anche per aver nel proprio organico un calciatore che è modello ed imprenditore. Zlatan ha difatti lanciato la sua propria fragranza di profumo ai tempi del PSG, progetto al quale racconta alla Gazzetta dello Sport di aver lavorato per ben due anni: un vantaggio anche per il Milan, che porta non poche risorse nelle casse rossonere fra partnership e sponsorizzazioni. Come dimenticare poi il marchio Sweet Years, i cui proprietari sono i celebri calciatori Bobo Vieri e Paolo Maldini, società attualmente quasi interamente gestita dalla moglie dell’ex capitano del Milan Adriana Fossa. Guardando all’estero, secondo la rivista di moda Vogue il campione di stile in occasione dei Mondiali di Russia 2018 fu la vecchia conoscenza del nostro campionato Keisuke Honda, con un “look” da viaggio inconfondibile e forte dei completi di lino sartoriali proprio italiani.

Spostando l’attenzione verso bordocampo, notiamo come gli stili degli allenatori di calcio sono molto diversi fra loro: c’è chi, come il focoso Jurgen Klopp del Liverpool, sceglie di vivere la partita quasi da atleta indossando sempre la tuta del club, e chi, come Maurizio Sarri ​​​​​​dalla tuta è passato al completo firmato Juventus per questioni di “diktat” societari. Altri, come Gattuso, alternano abbigliamento casual a quello sportivo, anche a seconda del tipo di partita che si trovano ad affrontare. Il campione di stile degli allenatori è però senza alcun dubbio Jose Mourinho: difficilmente il lusitano si presenta senza giacca, sia sui campi di calcio che in situazioni più mondane, al quale aggiunge solo due piccoli particolari, ovvero una sciarpa durante l’inverno e un fazzoletto nel taschino durante l’estate, entrambi rigorosamente con i colori della squadra che allena.  

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