Alfonso Scarica è un appassionato abitante di Gragnano (Napoli) che fino a qualche anno fa aveva una rivendita di elettrodomestici. Poi la sua verve imprenditoriale ha trovato il giusto sbocco quando la patria della pasta trafilata al bronzo ha avuto gli occhi addosso da parte di tutto il mondo, in seguito al riconoscimento IGP, indicazione geografica protetta, merito del Consorzio della Pasta di Gragnano, un decennio fa. E dal 2018 ha fondato, in un vecchio cortile dove anticamente la pasta non solo si faceva, ma veniva anche essiccata naturalmente, Casa Scarica. Si tratta di un luogo di degustazione e cooking class, dove si ha la fortuna di incontrare chef come Domenico Stile uno dei più giovani stellati d’Italia (il più giovane del Lazio, visto che opera all’Enoteca della Torre a Roma).

Nella corte di un antico pastificio, situato nella storica strada dei pastai gragnanesi, questo è un luogo familiare e accogliente, arredato modernamente con gusto, dove cimentarsi nell’arte culinaria in compagnia di Chef professionisti.
Scarica racconta le fasi preparatorie all’apertura: “L’idea nacque nel 2014 quando, insieme all’amico Chef Giulio Coppola, demmo avvio ad una serie di lezioni di gastronomia per la promozione di prodotti professionali, che si svolgevano presso il negozio della mia famiglia “Art Casa in cucina”. Da qui il passo verso la costruzione di un luogo che contenesse il percorso di conoscenza e degustazione dei cibi a tutto tondo. Qui si apprezza il valore di un’arte antica che usa l’amore come elemento di base per ogni pietanza”.

Lo chef ha preparato per The Way Magazine un gustoso fusillo di Gragnano IGP, il simbolo di questa arte locale, servito soffiato alla carbonara e addirittura un riso di pasta con cacio e pepe, scalogno agrodolce e pere. Il piatto forte restano i fusilli lavorati a mano alla Barzanella, dicitura locale per indicare un piatto povero della tradizione napoletana con solo pomodori aglio.
E poi Stile, con maestria, si addentra nella sperimentazione: lo spaghettino di Gragnano tipeido ai crostacei, estratto di mandorla e kokum, il frutto ricco di vitamina C, e rivisita il pacchero al forno con ricotta di pecora e cake al cioccolato con salsa di datterini: perché la pasta a Gragnano rientra anche nei dolci.
Per i vini, il fido Raffaele Lamura vinicoltore di Poggio delle Baccanti, con il sommelier Catello Lamura della Cantina Lamura Terre, ci hanno servito una selezione di Gragnano DOP Penisola Sorrentina.
Il tutto accompagnato dal pane locale, del panificio che qua chiamano “stellato”, Malafronte, un forno storico che dal 1906 prepara con passione e cura golose specialità da forno.

