Arte e cibo, design e innovazione digitale. Uno spettacolare cocktail di ingredienti, un mix inconsueto da non lasciarsi scappare durante la Design Week di Milano, dal 7 al 12 giugno. I protagonisti di questa insolita fusione? Sono un ristorante non convenzionale, il Desco, e NABA, la Nuova Accademia di Belle Arti.
La Tasting Experience, dall’ingegnoso titolo “Antropocena. Mangiare è un po’ digitale”, va in scena a due passi da piazza Duomo, in via Via Bassano Porrone 8, durante i giorni della più famosa kermesse mondiale di arredamento e design.
Un viaggio sensoriale sul tema del food e della ristorazione digitale, progettato da Claudio Larcher, Luca Poncellini e Italo Rota di NABA, che attraversa diverse epoche storiche: dalla preistoria al futuro in cui la sensorialità del gusto e della vista interagiranno con la tecnologia. I progetti digitali che riflettono sul tema del food da differenti angolature e prospettive, sono proposti da giovani designer chiamati a riflettere sui possibili significati del cibo nella realtà virtuale e sul concetto di nutrimento e alimentazione nel metaverso.
Nei giorni dell’esposizione tra le varie iniziative sarà possibile provare la “pillola del futuro” elaborata da Roberto Godi: la capsula ideata dal giovane chef di origini lariane è realizzata con gel latte di soia, miele, cacao e semi di zucca, un concentrato di gusto e di benefici nutrienti. Saranno cibi come questi che potranno comporre i pasti del futuro? Lo scopriremo solo vivendo. Per adesso oltre alle pillole gastrofantascientifiche al Desco si possono trovare concreti e invitanti piatti del passato, che riescono benissimo a stare al passo dei tempi e a strizzare l’occhio al domani grazie a inserti innovativi che sanno, nel complesso, regalare grandi soddisfazioni.
È una cucina tradizional-creativa quella che lo chef, dopo un lungo peregrinare tra Australia ed estremo Oriente, propone all’ombra della Madonnina. Nel suo locale infatti le tradizioni dello stivale e quelle internazionali si fondono per un’esperienza gastronomica insolita, intelligente, piacevole. Gli ambienti moderni e conviviali della location accompagnano pranzi e cene in cui autenticità e influenze estere si intrecciano in un originale gioco di contrasti, esprimendo la “Milano di oggi” in tavola.
Amato dai milanesi ma frequentato soprattutto da turisti d’oltralpe, il Desco colpisce vista e palato con il suo DESCO n°5, uno spaghettone trafilato al bronzo ai cinque pomodori, con l’hummus, tahina e arachidi con bacon di cocco che richiama sapori balinesi. E ancora con la torta di rape e crema di feta, con il risotto piccione e rane, o con la Japan cheesecake, frutti rossi e cioccolato bianco che incanta e delizia il palato.
Un locale solido, moderno ma con solide radici, creato dal manager Emanuele Sala e dal designer Pasquale Di Meglio che insieme Roberto Godi in cucina hanno saputo dare vita ad un brand sofisticato e giovane, che sorprende dal business lunch all’aperitivo fino alla cena.