Incrocio Manzoni Punto Uno di Villa Domizia: un vino che ha una storia affascinante. L’uva Incrocio Manzoni è una famiglia di vitigni che prende il nome dal professor Luigi Manzoni della più antica scuola di enologia d’Italia situata a Conegliano, in Veneto. Manzoni creò i nuovi vitigni selezionando, incrociando e innestando viti di vari vigneti negli anni ’20 e ’30. Oggi il vino che deriva da questi vigneti si pone come il perfetto connubio tra gusto e sostenibilità.
Il vino viene definito “biologico”, solo quando in vigneto: si producono uve biologiche, coltivate senza l’aiuto di sostanze chimiche di sintesi (concimi, diserbanti, anticrittogamici, insetticidi, pesticidi in genere) e senza l’impiego di organismi geneticamente modificati; in cantina: si esegue la vinificazione utilizzando solo i prodotti enologici e i processi autorizzati dal regolamento 203/2012.
In ogni caso, l’azienda vitivinicola produttrice necessita di una certificazione di conformità da parte di un ente certificatore. Certamente, all’interno dei limiti e delle disposizioni imposte dalle normative, ogni produttore biologico certificato, seguirà la propria condotta specifica, utilizzando le pratiche enologiche che più si avvicinano al concetto personale di “agricoltura sostenibile”. I vini prodotti da Villa Domizia (Rosciate, Bergamo) si contraddistinguono anche per la bassissima quantità di anidride solforosa totale. L’Incrocio Manzoni .Uno, prodotto principe della gamma dei Fratelli Rota, titolari di Villa Domizia, prodotto con il vitigno omonimo, frutto del matrimonio fra Pinot Bianco e Riesling Renano, ottenuto dai lunghi studi del Professor Manzoni dell’Istituto Agrario di Conegliano Veneto all’inizio del ‘900, certificato biologico dalla vendemmia 2022, ha un valore di solforosa totale pari ai 47 mg, pari a un terzo del valore consentito per i vini biologici di questa categoria.