Il vino italiano produce gioia e anche ricchezza. Quali sono i segreti del successo in Italia e nel mondo delle cantine storiche? Abbiamo scoperto la vera cultura contemporanea nel mondo del vino delle aziende vinicole che superano i 100 milioni di euro di fatturato. Gli ingredienti di partenza sono passione, territorio, spesso tradizione di famiglia ma non sufficienti a creare una grande azienda con numeri da capogiro. Essenziale aggiungere tecnologia, sguardo al futuro, tanto marketing e un buon management.
Spesso è il legame con la tradizione, la continuità della stessa tramandata di padre in figlio che rappresenta il valore aggiunto al brand, riflettendo nella qualità della produzione e nell’immagine della cantina. Questo elemento non basta al raggiungimento del successo. E’ lo spirito di adattamento alle nuove situazioni, la capacità di innovazione costante, l’investimento in nuove tecnologie, l’approccio a produzioni sostenibili, il saper cogliere le opportunità con i mercati a dare la vera spinta. Non da ultimo è un senso estetico, un saper dare valore aggiunto tramite il bello, sia della natura che dall’arte del saper fare e del saper “costruire” strutture in armonia con l’ambiente circostante.
Chi sono i big del vino (per fatturato)? Veniamo alla classifica delle prime 5 cantine o gruppi.
Cantine Riunite & Civ Campegine (Re)
Cantine Riunite & Civ è una realtà nata dalla fusione di due importanti consorzi vitivinicoli delle province di Reggio Emilia (Cantine Cooperative Riunite) e di Modena (Civ – Consorzio Interprovinciale Vini), ovvero le migliori aree vocate del Lambrusco. Oggi conta 1.500 soci che lavorano oltre 4.600 ettari di vigneti.
L’azienda, 224 milioni di euro di fatturato nel 2020, è leader nella produzione di vini frizzanti e spumanti territoriali quali Lambrusco, Pignoletto e Prosecco (quest’ultimo grazie all’acquisizione di Cantine Maschio di Treviso), raggiungendo i mercati nazionali e internazionali. Un successo che ha ottenuto anche grazie all’attento e appassionato lavoro portato avanti da tutte le donne e gli uomini che negli anni, dai lontani inizi della cooperazione (1950) a oggi, continuano a credere in valori comuni. Questo vuol dire credere nella collaborazione, nell’integrazione di competenze e saperi tra generazioni, significa rispettare la tradizione e l’ambiente senza mai fermarsi ma evolvendo sempre.
Cantine Riunite & Civ investe in cultura di territorio, sinergie con le sue comunità (durante la pandemia ha sostenuto con donazioni importanti USL IRCCS di Reggio Emilia, Azienda Ospedaliera di Modena e Associazione Per Mio Figlio Onlus di Treviso), nella sostenibilità, mettendo a punto un progetto che mira a realizzare un sistema integrato di gestione sostenibile del suolo.

Gruppo Caviro Faenza
Nata nel 66 a Faenza è una delle più grandi cooperative italiane con 27 cantine associate, 36300 ettari in 7 regioni e 12400 viticoltori.
Il 60% dei vini è venduto in Italia. Il fatturato del 2020 è di 362 milioni di euro Tutti conoscono di Caviro il mitico “Tavernello”(è consumato da 7 milioni di famiglie italiane), pochi sanno che in collezione c’è anche un linea Premium come l’amatone Cesari o il Chianti Leonardo Da Vinci.
Ma il vero tratto distintivo del Gruppo è il sistema di economia circolare, diventato anche modello europeo: processano tanto materiale scarto (che verrà usato da farmacie, aziende cosmetiche…), producono energia, recuperano acqua. La salvaguardia dell’ambiente è una missione fondamentale del gruppo. “Il riciclo e la rigenerazione dei prodotti e dei materiali ci permettono di ridurre alla fonte l’impiego di materie prime ed energia. Più di un ciclo virtuoso: il nostro modello è il testimone che unisce il presente al futuro“.

Fratelli Martini ha sede a Cossano Belbo (Cuneo) ed è una delle maggiori aziende vinicole italiane a gestione familiare. Fondata nel 1947 dai fratelli Secondo e Luigi Martini, è tuttora controllata dalla famiglia, con l’ultima generazione, rappresentata da Eleonora Martini. La cura degli storici vigneti, le fattorie di famiglia e più di 1800 coltivatori piemontesi esprimono la valorizzazione del territorio e del lavoro agricolo. I vigneti sulle colline della Langa sono riconosciuti come Patrimonio dell’Umanità.
La selezionatissima materia prima è coltivata e vinificata direttamente in Piemonte, seguendo gli insegnamenti della tradizione, ma con le più moderne tecniche e tecnologie enologiche.
Vende all’estero circa il 90% della sua produzione pari a 84 milioni di bottiglie e ha un fatturato 2020 pari a 208, 2 milioni di euro
La grande offerta della Fratelli Martini Secondo Luigi si struttura attraverso vari brands come Casa Sant’Orsola, Canti, 35 Parallelo, Collezione Marchesini e Il Cortigiano, capaci di rappresentare l’Italianità sulla tavole di tutto il mondo.

Marchesi Antinori Bargino San casciano val di Pesa (Fi)
La Famiglia Antinori , 214, 5 milioni di euro di fatturato nel 2020, si dedica alla produzione vinicola da più di seicento anni: da quando, nel 1385, Giovanni di Piero Antinori entrò a far parte dell’ Arte Fiorentina dei Vivandieri
Compare fra le prime 10 aziende più antiche al mondo. La famiglia Antinori produce vino dal 1385. 600 anni di storia e 26 generazioni per un’eccellenza mondiale, divenuta tale grazie al legame con il passato e all’impegno nell’innovarsi nel tempo. Testimone di questa innovazione è la meravigliosa Cantina Antinori nel Chianti Classico, inaugurata nel 2012, un edificio in completa armonia con il paesaggio che la circonda. Come quartier generale della Marchesi Antinori è di notevole impatto artistico. E’ una straordinaria opera architettonica formata da un labirinto di volte e volumi sinuosi nascosta tra viti, ulivi e boschi di querce. Qui si trova un vero e proprio “atelier del vino”: la barricaia, la bottaia, la vinsantaia, un museo, una libreria, una bottega di sapori, un ristorante e un auditorium. Una struttura avveniristica aperta ai visitatori di tutto il mondo
La cantina è stata progettata per consentire la vinificazione “per gravità” e per garantire in modo naturale la temperatura ideale per la produzione e la conservazione del vino.
“È un luogo sacro di silenzio, tempio di riti antichi dell’uva, ma è allo stesso tempo un luogo di produzione che deve rispondere a certi requisiti di qualità.”
Cit. Marco Casamonti, (architetto di Antinori nel Chianti Classico)
Come ama dire il Marchese Piero: “ le antiche radici giocano un ruolo importante nella nostra filosofia, ma non hanno mai inibito il nostro spirito innovativo”.
I vini: Guado al Tasso Castello della Sala Montenisa Villa Antinori Tingendo Badia a Passignano Pèppoli Pian delle Vigne Guado al TassoTENUTE IN ITALIA Fattoria Aldobrandesca Le Mortelle La Braccesca Tenuta Monetarono
L’are area geografica:
Chianti Classico Bolgheri Montalcino Maremma Toscana Montepulciano Cortona Toscana Umbria Franciacorta

Zonin 1821 (Gambellara- Vi)
Fondata nel 1821, rappresenta una delle più importanti aziende vinicole di proprietà famigliare in Italia e mondo nella produzione delle migliori DOC e DOCG italiane.
Con un fatturato complessivo nel 2020 pari a 190 milioni di euro hanno un mercato estero che vale l’85%.
Quest’anno celebra i suoi primi 200 anni di storia e sette generazioni. Tante cose sono cambiate da quando Domenico Zonin nel 1921 aprì la sua piccola azienda di vino per poi distribuirlo a cavallo in giro per la provincia di Vicenza. Negli Anni 60 l’azienda ha iniziato ad espandersi da Vicenza in Friuli in Piemonte in Chianti Classico, in Lombardia in Puglia, Sicilia e negli Stat Uniti.
Dagli anni 2000 autoproduce e vinifica nei territori di proprietà e si converte in soli vini autoctoni. Il focus è senza dubbio la qualità, per questo Zonin vanta un team di ben 16 enologi e la collaborazione con primari professionisti all’avanguardia .
Oggi l’ultima generazione è rappresentata dai tre fratelli della famiglia Zonin, Domenico, Presidente, Francesco e Michele, Vicepresidenti, che hanno deciso di affidare la gestione a un management esterno, capitanato dal novembre 2020 dal CEO Pietro Mattioni, veterano della industry degli alcolici. Per l’azienda puntare su persone di grande esperienza di gestione e marketing è di fondamentale importanza
I vini: Prosecco e vini fermi marchio Zonin sono riconosciuti come prodotti di alta qualità. Un esempio di un gioiellino di casa che vogliamo citare è Etymo, doc rosso espressione pura dei colli Euganei.
Altri ottimi vini arrivano dalle 7 tenute dislocate nelle regioni italiane a più alta vocazione vitivinicola. Ca’ Bolani in Friuli-Venezia Giulia, Castello del Poggio in Piemonte, Tenuta Il Bosco in Lombardia, Rocca di Montemassi e Castello di Albola in Toscana, Masseria Altemura in Puglia e Principi di Butera in Sicilia sono le sette realtà che coprono il territorio nazionale. Al’’estero vini prodotti a Barboursville, in Virginia (Stati Uniti) e a quelli cileni a marchio Dos Alias.