In ujn pomeriggio d’inverno, a Torino, abbiamo visitato le OGR – Officine Grandi Riparazioni di Torino, un nuovo centro di produzione culturale e di sperimentazione interdisciplinare di oltre 35.000 metri quadrati, interamente riqualificato dalla Fondazione CRT e inaugurato il 30 settembre 2017.
Con il bar e il ristorante aperti in maniera svincolata dall’attività culturale, le OGR di Torino nutrono l’ambizione di far convivere tre anime – l’arte in tutte le sue declinazioni, la ricerca scientifica, tecnologica e industriale, il food & beverage – in connessione con i talenti, le best practice e le eccellenze internazionali. Nel 2013 la Fondazione CRT ha acquistato l’area in stato di degrado e l’ha riqualificata: il più grande investimento diretto su un unico progetto, oltre che uno dei maggiori esempi di venture philanthropy oggi in Europa.
Dopo 1.000 giorni di lavori, le ex officine dei treni sono rinate come Officine delle idee, della creatività, dell’innovazione: artisti di fama mondiale, tra cui William Kentridge, Arturo Herrera, The Chemical Brothers, Giorgio Moroder, hanno contribuito a realizzare la grande festa di inaugurazione – il Big Bang – durata due settimane e gratuita per tutti.
RISTORAZIONE E MUSICA – C’è l’angolo social table alle OGR, 25 metri di tavolo, 90 coperti e il menù all day long da condividere con nuovi e vecchi amici. C’è poi Snodo il bar caffetteria, Ristoro formula bistrot, e l’Officina del Gusto dove si mixa la cucina piemontese all’arte culinaria internazionale.
Il programma del 2017 delle OGR è continuato coinvolgendo in diverse collaborazioni artisti del calibro di Liam Gillick, Wolfgang Tillmans& Powell, Kraftwerk, Kamasi Washington, Noa, Ezio Bosso, Vinicio Capossela, Paolo Fresu, Dervisci Rotanti di Siria e altri.
Il 2018 vede protagonisti nomi importanti dell’arte e della cultura contemporanea come Tino Sehgal, Susan Hiller, Rokni Haerizadeh, Ramin Haerizadeh, Hesam Ramanian, Mike Nelson, Blonde Redhead, John Cale, Arto Lindsay, New Order, Yann Tiersen, Michael Nyman. Le esibizioni di artisti di questo calibro, insieme a progetti come OGR SoundSystem, alla collaborazione con il Torino Jazz Festival e con il Salone Internazionale del Libro di Torino, qualificano le OGR come un vero e proprio centro di sperimentazione tra i più produttivi e dinamici a livello europeo.