C’è un paradosso nella Milano sempre più dinamica e capace di riqualificare e rinnovare quartieri e spazi: il pieno centro, piazza Duomo e dintorni per essere precisi, di sera tende a svuotarsi. Tant’è che è piuttosto facile trovare parcheggio, al contrario di zone come Navigli e Brera dove bisogna armarsi di molta pazienza sperando nella buona sorte.
Non è sempre stato così, negli anni ’60, ad esempio, il centro di Milano sapeva essere attrattivo e vivace con locali gloriosi come il Santa Tecla dove si esibivano artisti come Celentano, Gaber, Jannacci e Lucio Battisti.
Via Laghetto, tra via Larga e via Festa del Perdono, è uno degli scorci più belli della città, un luogo dall’atmosfera magica, soprattutto nelle serate estive grazie anche ai vari locali che animano questo scorcio così suggestivo. Nella parte più interna troviamo il Colibrì di Gigio Moratti, un luogo ideale per sorseggiare un drink in un’atmosfera bohemién magari assistendo a uno degli eventi culturali organizzati nel locale.
A pochi metri, in via Laghetto 2, troviamo Cantina Piemontese dal 1908, un nome storico della ristorazione meneghina che sa unire tradizione e innovazione grazie a una cucina solida ed eclettica mantenendo grande attenzione per la qualità delle materie prime in una location di charme, sia all’interno dove un arredamento di gran classe (una sala è dedicata a Giò Ponti) crea un’atmosfera senza tempo, sia nel dehors esterno tra le numerose piante.
Tutta da scoprire è la sala dei Tencitt, dove tra i mattoni a vista troneggiano un pianoforte, oggetti di design sorprendenti e una bella collezione di vinili, uno spazio riservato al bistrot e agli eventi, in occasione, ad esempio, del Fuorisalone e di JazzMi, oltre ad aver ospitato Stanley Tucci per il suo show Searching For Italy.
Nel suo piccolo, Cantina Piemontese è un bell’esempio di quel mix di stile, gusto e cultura che ha reso grande Milano.
Testo a cura di Andrea Ferrari. Fotoservizio di Stefania Masiero.