Ci siamo, un nuovo capitolo del Festival teatrale di Borgio Verezzi, lo splendido borgo arroccato sulle colline liguri, va in scena fino al 14 agosto. Spettatori, artisti, amanti del Teatro e della Cultura si danno appuntamento in Liguria. Festival tra i più longevi in Italia, capace di unire ricerca e tradizione, è stato sempre festeggiato come una nuova onda di richiamo culturale, arricchita di novità e spettacoli emozionanti, rigorosamente in prima nazionale.
Con 24 spettacoli di cui 11 prime nazionali, la 58ª edizione del Festival Teatrale di Borgio Verezzi – diretto per la prima volta dall’attore e regista Maximilian Nisi – affiancherà artisti affermati edemergenti, coinvolgendo giovani provenienti dalle maggiori scuole di recitazione italiane e alcune dellerealtà culturali più attive sul territorio, in uno spirito capace di coniugare profondità drammaturgica eintrattenimento mai fine a sé stesso. Il programma si articolerà in tre linee guida: il ritorno sul palco di Verezzi dei grandi classici di teatro e letteratura, l’attenzione alla commedia contemporanea italiana einternazionale, un nuovo spazio dedicato alla prosa inmusica.
“Il festival è una lunga storia di spettacolo e di cultura che si ripete e che si rinnova – ricorda il sindaco Renato Dacquino – Tra poco le emozioni, le esperienze e i diversi protagonisti saliranno sul palco. Artisti importanti, proposte di valore animeranno piazzetta Sant’Agostino, lo spazio sospeso tra mare e cielo. La comunità, le terrazze e i vicoli, i colori e il verde della collina saranno il grande scenario dell’accoglienza. E sarà ancora una volta grande festa. Una festa corredata dall’impegno, dal supporto, dalla tenacia di tutti coloro che credono nel festival e aiutano a realizzarlo”. “L’organizzazione di questa 58^ edizione del Festival si è svolta in una fase di cambiamento. – aggiunge Mattia Rolando, consigliere con delega al Festival – Abbiamo un nuovo direttore artistico, un grande uomo di teatro, che seppur entrato in corsa ha da subito dimostrato di avere le idee molto chiare su quella che sarà la nuova via del nostro Festival. Non vediamo l’ora di poter finalmente godere, insieme al nostro amato pubblico, dei frutti dell’intenso lavoro di questi mesi.”
Cambio anche di direzione artistica con il saluto di Stefano Delfino, che ha firmato la direzione del Festival per molti anni di Borgio e l’arrivo di Maximilian Nisi, attore di talento e lungo corso.
“Al centro del progetto ci sono le storie e gli interpreti, – afferma Maximilian Nisi – attori selezionati traquelli che in questi anni hanno scelto un percorso di cura profonda e costante del lavoro teatrale. Cercherò di dare spazio alle nuove generazioni, alle risorse del territorio e soprattutto al valore del grande artigianato della scena, nella consapevolezza, spesso dimenticata, che lo spettacolo è un prodotto collettivo. Attori, attrici, registi, scenografi, costumisti e musicisti devono lavorare insieme per arrivare a quel risultato di qualità e bellezza di cui il pubblico del Teatro ha assoluto bisogno.”
A sottolineare il senso di questa visione c’è la nuova immagine scelta quest’anno, firmata dall’illustratore Sergio Olivotti. “Il teatro è illusione – racconta l’artista – È calarsi in mondi altri. È abitare altri punti di vista,talvolta osservare il mondo attraverso la lente del paradosso, che non è mai fantasia gratuita ma sguardocritico, ora divertito ora drammatico, sul reale. La mia illustrazione per il festival racconta il gioco degli specchi dell’attore, la capacità del teatro di vestire il caleidoscopio del mondo con la moltitudine di abiti che costituiscono la bellezza variopinta delle vite.“
Stasera e domani sarà l’attore Alessandro Preziosi con il suo “MOBY DICK – Un viaggio nelle profondità dell’Animo Umano” a calcare il palco per poi continuare il 13 e 14 luglio con “Otello” in prima nazionale, con Giuseppe Cederna nel ruolo di Iago e con Giuliana Colzi, Andrea Costagli, Dimitri Frosali, Lucia Socci, Lorenzo Carmagnini, Riccardo Naldini, Elisa Proietti dedicato al lavoro di Pier Paolo Pasolini “che cosa sono le nuvole” Per poi continuare con “L’amore scoppiò dappertutto” il 21 e 22 luglio, spettacolo musicale dedicato Fabrizio De André in occasione del venticinquesimo anniversario dalla scomparsa, interpretato da Laura Marinoni con l’accompagnamento dal vivo dell’Alessandro Nidi Ensemble fino ai travestimenti divini dell’ ”Anfitrione” di Plauto con Emilio Solfrizzi (9/10 luglio) a quelli erotici delle “Relazioni pericolose” di Choderlos de Laclos con Viola Graziosi, Giorgio Lupano e Silvia Siravo (26/27 luglio), fino alle metamorfosi magiche del “Sogno di una notte di mezza estate” (30 luglio) diretto e interpretato da Carlo Orlando e Eva Cambiale, il palcoscenico a picco sul mare di Borgio Verezzi torna ad ospitare i grandi racconti del teatro e della letteratura. Tutti percorsi dal filo sottile dell’inganno. Un tema ‘teatrale’ per eccellenza, diventato centrale in un’epoca dominata da social media, fake news, telecamere invadenti e convenzioni sociali sempre più complesse.
Nel programma scelto dal nuovo direttore artistico del Festival, ogni spettacolo propone in chiave originale la tensione tra ciò che si è e ciò che si vuole (o si deve) sembrare. Un gioco che si riverbera tanto nei classici quanto nella commedia contemporanea. Con “L’Illusione Coniugale” di Eric Assous (19/20 luglio), la felicità apparente della coppia perfetta interpretata da Rosita Celentano e Attilio Fontana, implode all’arrivo di un misterioso terzo incomodo – Stefano Artissunch – rivelando un mondo in cui “nessuna bugia è senza conseguenze e nessuna verità priva di rischi”. “Calcoli. Ovvero l’arte dell’inganno” è il titolo ‘programmatico’ di una delle più graffianti satire sociali firmate da Gianni Clementi, in scena il 2 e il 3 agosto con la regia di Blas Roca Rey, protagonista insieme a Pietro Bontempo, Andrea Lolli e Monica Rogledi. In “Un amore di peso” di Marco Cavallaro, sul palco insieme a Stella Pecollo , una coppia ‘imperfetta’, secondo i diktat dell’apparenza, si trova ad affrontare e vincere pregiudizi e body shaming (5/6 agosto). Mentre in “Video Club” (8/11 agosto) – l’ultimo straordinario successo parigino di Sébastien Thiery – Gianluca Ramazzotti e Elena Arvigo, diretti da Marcello Cotugno, propongono un plot innovativo sulla crisi coniugale che induce a una riflessione profonda sul mondo iperconnesso in cui tutti viviamo, facendo emergere verità taciute.
Il Teatro è sempre più vivo a Borgio Verezzi.