E se il melodramma si trasformasse in un recital composto da arie tra le più famose, eseguite da cinque talentuosi cinque cantanti che mischiano la recitazione teatrale alla musica? Forse molte persone che non amano questa forma d’arte troverebbero quello che cercano: una serata all’opera ma senza le aspettative e i tempi che il melodramma impiega a raccontare la storia di Mimì o di Madama Butterfly. Tutto molto più veloce, scanzonato, variopinto con contorni di gag e interazioni con il pubblico. E’ questo che si è visto al Teatro Menotti di Milano dove dal 20 al 23 ottobre è andato in scena – con successo – lo spettacolo “The Opera Locos” a cura della compagnia spagnola Yllana che chiude così trionfalmente il tour milanese, visto che è andata in scena anche con “Pagagnini”, sempre al Menotti.
Lo spettacolo, già vincitore del Premio Max 2019 per il teatro, è un autentico calembour di arie operistiche, che spaziano dalla “Carmen” di Bizet al “Flauto Magico” di Mozart, da “Vesti la giubba” da I Pagliacci al rossiniano Figaro del Barbiere di Siviglia.
Tra rivisitazioni originali parodie e una buona dose di burlesque che non fa mai male, oltretutto va anche a coronare una storia d’amore tra due cantanti, tra il libanese Mika ed Escamillo il torero, spunta ad un tratto le barcarole del Conte di Hoffmann. L’allegra compagnia, composta da Solisti María Rey-Joly, Mayca Teba, Antonio Comas, Enrique Sánchez-Ramos, Jesús García Gallera, Irene Palazón, María Maciá, Jesús Álvarez, Jorge Tello e Alberto Frías (relativi sostituti proprio come all’Opera), giocano con il pubblico seducendolo, ammiccando e facendolo anche cantare o cercare di farlo cantare la donna è mobile, aria del celebre Rigoletto, con non poche risate.
Il melodramma è nato in Italia, è una nostra invenzione e nostro vanto da quando Claudio Monteverdi musicò un personale “Orfeo” per il Duca di Mantova ad inizio ‘600 e desinato in tutte le sue forme più comiche e non, non ne deturpa la storicità, non ne deturpa il mito, anzi, lo avvicina alla gente, a chi ancora non ama la lirica sia per paura di addormentarsi sulla sedia, sia per non capirne la grandezza. Ma si ricrederà, ah! Se si ricrederà!
Ma il melodramma resta maestoso in qualsiasi forma lo si rappresenti. Viva il vino scintillante!



THE OPERA LOCOS – VINCITORE DEL PREMIO MAX 2019 COME MIGLIOR SPETTACOLO MUSICALE
Solisti María Rey-Joly, Mayca Teba, Antonio Comas, Enrique Sánchez-Ramos, Jesús García
Gallera, Irene Palazón, María Maciá, Jesús Álvarez, Jorge Tello e Alberto Frías
Da un’idea di Yllana e Rami Eldar
Creato e diretto da Yllana
Regia David Ottone and Joe O’Curneen
Direzione musicale Marc Álvarez y Manuel Coves
Coreografie Carlos Chamorro
Set design Tatiana De Sarabia, David Ottone and Yeray González
Light design Pedro Pablo Melendo
Sound design Luis López de Segovia
Costume design Tatiana de Sarabia
Makeup design Tatiana de Sarabia, Sara Álvarez e ARTMAKERS